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30 GIORNI DI BUIO regia di David Slade

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phemt     6 / 10  13/02/2008 15:58:19 » Rispondi
Slade aveva esordito un paio di anni fa con Hard Candy (da molti considerato un capolavoro che però io continuo a ritenere una mezza porcheria) che aveva messo in risalto le indubbie doti (ma anche la furbizia) di questo giovane regista…
E dopo un film underground e tutto sommato coraggioso, Slade cede subito alle lusinghe del cinema mainstream (cosa che al suo tempo, casualmente, fece anche il produttore Raimi ma almeno con una tempistica diversa, comunque questo poco c’entra con l’effettiva qualità del film) con questo horror onesto e dignitoso ma poco esaltante… Cinema mainstream che si porta appresso quindi l’inevitabile codazzo di forzature, caratterizzazioni psicologiche stereotipate e di una banalità imbarazzante, frasi ad effetto dette e ridette e sbalzi di volume a tutto spiano…
Slade conferma le sue doti registiche ed è infatti abilissimo a gestire agguati e situazioni di azione, con un paio di strizzatine d’occhio al primo Cronenberg e al Carpenter di una volta, aiutato da una fotografia eccellente e da una scenografia parecchio azzeccata… Funzionano meno i momenti in cui cerca di buttarla sul melodrammatico ma il film nel complesso si fa seguire tranquillamente, ha ritmo e non pesa malgrado qualche pausa di troppo… Il problema grosso della pellicola è che non mostra davvero nulla di nuovo, siamo alle solite cose viste centinaia di volte, e per quanto possano sempre piacere ed essere ben girate una volta tanto un po’ di originalità e qualche rischio (soprattutto da parte dei registi più giovani) non guasterebbe affatto…
Poco convincente il cast, buona la caratterizzazione e il make up dei vampiri, peccato che alcuni attori si facciano prendere un pò troppo la mano dando un che di ridicolo a personaggi che di ridicolo non dovrebbero avere nulla…
Non aiuta la gestione un po’ pasticciata della storia e una suddivisione temporale che poteva essere parecchio più sensata (in certi momenti mi sembrava quasi che la storia avanzasse in maniera totalmente casuale senza un minimo accenno di continuity e anche lo spazio della cittadina è mal gestito)…
Ottima la qualità dello splatter, più che decente la dose, soprattutto se consideriamo la natura mainstream del prodotto…
Slade, per quanto non riesca mai a convincermi totalmente, è uno dei registi di nuova generazione più interessanti del momento; qui le premesse per un gran prodotto c’erano tutte, peccato che il risultato finale sia tutto fuorché esaltante… Rimangono buoni propositi però per il futuro di questo regista (la scena di sterminio ripresa dall’alto è una genialata)…
Per appassionati!