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LEGITTIMA DIFESA regia di Henri-Georges Clouzot

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7½ / 10  12/04/2014 13:23:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giallo dalle tinte noir, o forse meglio dire il contrario, noir che si appalesa howcatchem per poi in realtà nascondere un colpo di scena finale e trasformarsi in un whodunit.
Clouzot se ne frega della censura e gira il film più peccaminoso, scene crude di suicidio, e sopratutto gioca ad alludere metaforicamente sull'eros, una scena hitchcockiana che ricorda il finale di 'Intrigo Internazionale' col treno che entra nella galleria, dopo un probabile copulamento si sposta su una pentola bollente che trabocca di schiuma, più chiaro di così... attingendo dalla sua formazione giornalistica in fatto di cronaca, inquadra il ritratto amorale della polizia, inflessibile nei modi, si accanisce negli interrogatori, si dimostra spigoloso nella messinscena, inoltre si sofferma ad addensarlo di fine psicologia pertanto più realistico dei noir oltreoceano ed anche più pessimistico nella conduzione.