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KLASS regia di Ilmar Raag

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  05/04/2018 10:51:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da sempre esistito ma divenuto negli ultimi anni tema scottante cui si dedicano approfondimenti e analisi, il tema del bullismo è colonna portante di "Klass", dramma estone in cui due ragazzi, Joosep e Kaspar, vengono umiliati dai compagni di classe. Vessazioni psicologiche e fisiche per entrambi, con il primo vittima predestinata e il secondo fatto oggetto di odiose attenzioni solo perché unico a schierarsi a favore del compagno maltrattato.
Le vigliacche dinamiche del branco sono ben esplicitate: un leader, qualche fedele seguace e l'indifferenza generale, il terribile silente consenso ad accettare situazioni in cui giovanissimi tirano fuori il peggio, riversando le proprie frustrazioni verso coetanei indifesi, trasformando il vuoto circostante in rabbia.
Un film scomodo ed angosciante, in cui l' omertà e l'aberrante solidarietà si ergono a barricata insormontabile anche per famiglia e scuola, basi da cui si dovrebbe partire per estirpare questo agire ripugnante e che invece vengono mostrate come ricettacolo di indecisioni, rigidità e consigli discutibili.
"Klass" non lascia scampo, vittime e carnefici vengono posizionati allo stesso livello, riscatto e redenzione non sono previste in un epilogo in cui si accumula tutto il disincanto del regista, il quale offre provocatoriamente quella soluzione che in molti auspicano ma in pochi avvalorerebbero come la più corretta.
Ilmar Raag provoca pesantemente, gioca con i sensi di colpa dello spettatore andando a creare un circolo vizioso in cui urge diventare peggio dei propri persecutori. Il raggiungimento di una giustizia vendicativa ed effimera offre una visione disfattista, amorale, soprattutto dolorosa perché priva di qualsiasi via di uscita.