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I DANNATI DELL'OCEANO regia di Josef Von Sternberg

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Marco Iafrate     9 / 10  30/12/2008 23:01:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tutta al forza espressiva del cinema muto è rappresentata magistralmente in quello che probabilmente è il miglior film muto di Josef Von Sternberg "I dannati dell'oceano", prima che l'incontro con Marlene Dietrich, divenuta poi sua attrice feticcio, gli regalasse tanti grandi successi anche con il sonoro.
La vita portuale con i suoi bassifondi fa da sfondo alla vicenda fungendo da metafora delle relazioni umane divenute in seguito emblema del realismo poetico della cinematografia francese.
Nel film a dominare è l'atmosfera cupa che avvolge il porto di New York e i suoi abitanti, all'interno delle navi che vi fanno scalo la macchina da presa di Sternberg penetra l'universo che le abita: uomini abbrutiti dalla fatica, sporchi di carbone, avvolti dal vapore delle sale macchine, madidi di sudore provocato dal calore delle enormi caldaie; il chiaroscuro della fotografia è reso con un'intensità tale da far apprezzare il bianco e nero più di qualsiasi colore. i personaggi che si muovono in questo clima soffocante ondeggiano tra speranza e disperazione, il rude e massiccio fuochista Bill trova in Sadie, una prostituta che lavora in un locale del porto, quel contatto umano che l'abiezione del suo quotidiano non gli permette di avere.
Pur apparentemete effimero e sfuggente il loro legame, ora brutale, ora malinconico, supera gli ostacoli dell'incomunicabilità, a Bill, per un equivoco, si aprono le porte del carcere ma servirà a far aprire anche quelle dell'amore.