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MADE IN HONG KONG regia di Fruit Chan

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     9 / 10  05/11/2007 12:02:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“Morendo da giovani, rimarremo eternamente giovani”

Made in Hong Kong fu il film che portò alla ribalta il talento del regista Fruit Chan, un vero pugno nello stomaco per l’ignaro spettatore che si trova ad affrontare un pellicola violenta, nera, sporca, intrisa di tutto ciò che c’è di più sgradevole: dalla violenza verso un ritardato mentale alla vendetta a colpi di mannaia verso un padre pedofilo. Un vero piccolo gioiello targato Hong Kong.
Il film è veramente molto duro e di difficile digestione (Il protagonista Autumn Moon continua ad avere polluzioni notturne ripetute sognando una ragazza suicida finita sul marciapiede in un lago di sangue) non tanto per le immagini quanto per quello che lasciano sottintendere.
Un’opera complessa che presenta molti punti in comune con il coreano Oasis di Chang-Dong Lee, soprattutto l’assenta di retorica, di buonismo che contraddistingue queste due pellicole. Una macabra rappresentazione del reale, della quotidianità, di tutto il marcio presente nella società moderna.
Fruit Chan trovò molte difficoltà nel trovare un distributore. In un’intervista il regista asiatico ammette che i produttori dicevano:
"Sì, l'idea è interessante, si può fare... ma sai... dovresti accentuare qualche aspetto qui e là... le scene di violenza devono essere più stilizzate... tipo John Woo... bisogna togliere anche un po' di denuncia sociale perché sai...".
Così lo produsse da solo con soli 80000 dollari, un budget assolutamente ridicolo. Il risultato in relazione a questo, è assolutamente stupefacente, un’opera di grande denuncia sociale verso la sanità e le istituzioni. Il disagio familiare e la ricerca di se stessi. La compassione e l’odio. Un turbine di sentimenti ed eventi che rendono veramente unica questa pellicola, un baratro senza la minima speranza di ritorno. Un finale emozionante che vale da sé il voto.
Regia innovativa e ben sviluppata con alcune inquadrature e sequenze suggestive, belle le citazioni di Natural Born Killer di Stone, un vero piccolo gioiello di un regista a dir poco sottovalutato