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CARNEVALE DI ANIME regia di Herk Harvey

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8½ / 10  28/03/2014 12:51:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vittima di un incidente stradale Mary (Candace Hilligoss) decide di trasferirsi nello Utah dove suonerà l'organo per la chiesa locale. Giunta a destinazione la ragazza comincia a soffrire di allucinazioni; un uomo dall'aspetto spettrale sembra infatti spiarla e seguirla ovunque vada.
Nel frattempo resta inspiegabilmente attratta da un parco di divertimenti abbandonato da anni, ed è proprio in quel luogo sinistro che l'incubo troverà una sconvolgente catarsi.
Senza spargere una sola goccia di sangue Herk Harvey produce tormenti esistenziali di rara angoscia, con un isolamento della protagonista crescente mentre attorno le si fa terra bruciata, con personaggi che sembrano dal primo all'ultimo possedere un lato oscuro incarnato soprattutto dal viscido vicino di casa.
Mary appare sperduta e terrorizzata, soprattutto nei momenti in cui si distacca dalla realtà scomparendo dalla vista altrui e calando nel più irreale dei silenzi.
A sua volta è enigmatica, incapace di instaurare rapporti ma le motivazioni resteranno misteriose. "Carnival of souls" è spiegato solo in parte, lascia molto all'interpretazione dello spettatore puntando più su atmosfere torbide sospese in un limbo fluttuante tra la presunta follia della protagonista e sfumature oniriche. Film estremamente intrigante e anticipatore dei tempi, con a spiccare la notevole ambientazione del luna park dismesso.
Herk Harvey, noto per documentari didattici, mostra ottime doti registiche e si ritaglia (non accreditato) il ruolo dell'inquietante persecutore.
Lo spiazzante epilogo oggi potrebbe non costituire più una sorpresa; molti registi hanno infatti attinto da questa pellicola che da misconosciuta è assurta (giustamente) a film di culto in maniera tardiva.