goat 8 / 10 09/10/2008 09:40:37 » Rispondi un film sperimentale, che mostra appieno quanto il duo inglese sappia il fatto suo. con questa pellicola mason e boyes rifiutano categoricamente di andare diretti al punto, ma al contrario imbastiscono un gioco voyeuristico con lo spettatore, muovendosi agilmente fra realtà e immaginazione, esplorando i territori della pazzia e del dolore. intelligenti alcuni frangenti, in cui il protagonista ci chiede se abbiamo apprezzato hellraiser o pumpkinhead, o il prefinale in cui da' allo spettatore l'appellativo di 'p.uttana del gore' (gore whore) prima del definitivo twist narrativo che darà (ben poca) chiarezza alla trama. il film è accompagnato dalla voce narrante del protagonista, lo psicopatico nick west, che spezza continuamente il ritmo con fermi immagine di sfottò verso i suoi compagni di sventura. l'espediente della voce fuori campo non mi è solitamente molto gradito, ma in questo caso riesce a caratterizzare benissimo il personaggio di nick, ed è anche piacevole sentirlo chiamare 'gandalf' l'anziano scienziato o incazzarsi per la soprarecitazione degli attori (lo so, non è una cosa facile da capire... dovete vederlo). come in broken anche qui la confezione è ottima, M e B sono dei maestri nel conferire alle loro pellicole a basso budget un aspetto decisamente più ricco e non lontano dalle produzioni mainstream. eccellente anche l'uso del sangue, più che il 'quanto' quello che conta è il 'come' venga usato, e the devil's chair riesce ad essere un film brutale e violentissimo senza mostrare quasi nulla (proprio nulla no eh, sia chiaro). recitazione così-così, ma vedendolo capirete che è impossibile dire se sia stata voluta o meno. la mia impressione è che la prima parte sia volutamente recitata in maniera pessima, perchè quando poi nel finale gli attori si mettono a fare sul serio offrono delle prove molto valide. bravissimo invece howard, che col passare dei minuti diventa sempre meglio sfaccettato e più folle. un film che mi rimarrà in testa per molto tempo.