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MONGOL regia di Sergei Bodrov

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Manticora     8 / 10  07/06/2012 16:48:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Trattandosi di una trilogia mi sarebbe piaciuto che il regista avesse già realizzato gli altri due, cosa che dal 2007 non è avvenuta. Comunque l'epica storia della vita giovanile di Temudzhin è veramente interessante. Un bambino che rischia di essere ucciso, anche se i mongoli non uccidono i bambini, la figura del padre, khan a cui la tribù fà riferimento. Il Capo, alla sua caduta ognuno può farsi avanti, il fatto è però che la società mongolo dell'epoca era superstiziosa, legata ai legami di sangue, con leggi non scritte che si rivelavano pure superstizioni, tipo che tutti i mongoli hanno paura dei fulmini. Interessante la figura della prima moglie, l'amata Buthe, a cui Temudzhin fà riferimento. Eppure senza il carisma acquisito in battaglia non sarebbe mai potuto diventare la figura quasi leggendaria che ha conquistato quasi l'intera Asia. Notevoli le battaglie, coreografate molto bene, in cui la violenza la fà da padrone, Tadanobu Asano regge grazie al suo volto iperscrutabile il peso della leggenda, un uomo che a soli 26 anni conquistò quella che attualmente è la Cina. Una mezione particolare alla natura, BELLISSIMA ma anche terribilmente spietata, in cui il vento, i fulmini, la neve e la pioggia sono i padroni assoluti. La forza di Gengis oltre al carisma stà anche nel perseguire l'unione di tutte le tribù claniche mongole, sotto un unico Khan.
Portando a compimento l'opera ha in parte imitato l'antico Alessandro Magno, anche se la sua figura è paradossalmente meno famosa del condottiero Macedone.
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