frine 7½ / 10 13/06/2006 02:01:44 » Rispondi Come sempre, quando il film è 'a tesi', molte cose sono forzate. Lee fa la prostituta da quando aveva tredici anni, e per giunta è tossicodipendente. Che subisca continue violenze è purtroppo inevitabile: fa parte delle tristi 'regole del gioco'. Quando Lee incontra Selby, giovane lesbica dall'anima candida, se ne innamora ed è disposta a fare qualsiasi cosa per lei. Anche uccidere. Ma il punto è che Lee, esaltata dalla passione per Selby, non si ferma davanti a nessun ostacolo. I maschi, considerati sfruttatori e stupratori, diventano oggetto dela sua folle e indiscriminata vendetta. Conclusione inevitabile. Forse non giusta, considerando tutto quello che Lee ha dovuto subire. E soprattutto se si tiene conto del suo sacrificio per l'adorata Selby, che pure è stata in parte causa della rovina di Lee. Il punto di forza del film è comunque l'interpretazione di Charlize Theron, che perfino così ridotta rimane bellissima: "una bella persona", dice lei. Naturalmente Charlize ha studiato a fondo la personalità della vera Aileen, cercando di adeguarsi alle movenze grottesche di una donna degradata, devastata nel volto e nel corpo, eppure ancora capace di attrarre 'clienti' superficiali, dai gusti troppo facili-o forse perversi. Espressiva e accattivante Christina Ricci...ma troppo brutta per seguire Lee sulla via della prostituzione, troppo 'perbene' per difendere l'amica fino all'ultimo. Ed è questo che irrita lo spettatore.
Almeno, le belle Thelma e Louise morivano insieme, ma erano femmine seducenti e in qualche modo incontaminate, solo occasionalmente vittime di esperienze sessuali sbagliate. Invece, il trattamento riservato a Lee è davvero troppo crudele.