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SWEENEY TODD: IL DIABOLICO BARBIERE DI FLEET STREET regia di Tim Burton

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Terry Malloy     8 / 10  02/03/2008 21:21:40 » Rispondi
2 ore di grande Cinema che passano senza accorgersene.
Tim è tornato, sanguinariamente dolce, come al solito.
Sono tornati i suoi attori e nuovi se ne sono aggiunti (strepitoso Rickman), tutti eccelsi.
Rispetto al libro (che io considero come un Moccia antelitteram), il film ha il merito di smanettare sopra allo zucchero e alle convenzioni stilistiche di un genere che da poco si era formato, trattenendo solo la barbara, nuda storia terrificante: Sweeney Todd, ovvero dell'Intraprendenza.
Perchè il pragmatismo con cui si accosta alla sua condizione Todd è una dichiarazione sociale non da poco: quanta attenzione al particolare della sedia posta al centro della sala, alla sua costruzione, al forno che ribolle sovrano della scena a ribadire il concetto di intelligenza economica e sociale della "volpe", del self-made man, che vittima della società malata e bolsa (gli affreschi de "La Villa dei Misteri" nella casa di Turpin sono la cosa più geniale del film) ne diventa carnefice partendo dall'umile aspirazione al potere. Accanto a una denuncia sociale che culmina nella spassosa quanto splendida scena della descrizione salace di ogni stereotipo sociale (il prete che ha carne fresca perchè non pratica la corruzione della carne), si snoda la vicenda romantica della Vendetta, sentimento che si pone unico fra tutti in bilico sulla scia del Bene e del Male e vacilla comunque in un già segnato destino: la Morte.
e osserva argutamente il giudice "aveva torto? non ha importanza, ma tutti pecchiamo".

le musiche sono l'annosa questione del film: a tratti meravigliose (c'è un grande pozzo nero...), a tratti da diabete (i feel you johanna) tutte accomunate da poca originalità (ripetute infatti), ma da grande suggestione (testi allitterati e rimati da dio).
e poi quel grandioso uso del sangue e della fotografia che rende Burton fra i registi migliori del momento.
menzione particolare per i due scenografi (oscar meritaterrimo)