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IL MERLO MASCHIO regia di Pasquale Festa Campanile

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ZanoDenis     7½ / 10  28/04/2015 16:03:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma questa è una gran commedia! Altroché!
Non pensavo di imbattermi in un prodotto del genere prima della visione, mi aspettavo la classica commediola tutta nudi, battutacce e doppi sensi, attenzione, non che qui non ci siano questi elementi, anzi ci sono eccome, ma è molto più elegante di quanto possa sembrare, ma soprattutto mostra anche degli aspetti significativi, trattati benissimo, della vita di un uomo.
Gia dall'inizio non si fa prendere sul serio, è la storia di un violoncellista, Niccolò Vivaldi (nome molto particolare per un musicista) di cui nessuno ricorda il nome, nessuno ne nota l'esistenza, come fosse un individuo anonimo.
In tutta questa prima parte assistiamo ad alcune piccole umiliazioni che il protagonista subirà, che andando a sommarsi risulteranno fatali per il suo sistema nervoso.
Il punto di svolta avviene quando Niccolò accompagna la sua bellissima moglie (una Laura Antonelli veramente stupenda) a fare i fanghi a Salsomaggiore, e si accorge di provare piacere nel vedere gli altri che glie la invidiano.
Da li in poi comincerà un'odissea, il comportamento di Niccolò cambierà radicalmente, troverà nella bellezza della moglie un motivo per essere invidiato, un motivo per essere considerato dal mondo, troverà conforto nel suo successo amoroso dalle delusioni lavorative.
Ma il film non è finito qua, questo fenomeno diventerà sempre più morboso, Niccolò, vorrà sempre farsi notare di più dal mondo, sia da amici che da sconosciuti, vuole accrescere la sua fama di uomo invidiato, arriverà a gesti estremi come pubblicare le foto della moglie nuda su una rivista e addirittura farla spogliare all'opera, davanti a migliaia di persone.
Il tutto è trattato con toni leggeri, da commedia, con battutine in dialetto e commenti a sfondo sessuali abbastanza simpatici, senza scadere troppo nel ridicolo, ma dietro la risata vi è qualcosa di più significativo, questo film è una buonissima riflessione sull'esibizionismo, sul successo personale, su come un uomo pur di farsi notare, di farsi ricordare possa ricorrere a metodi addirittura umilianti e pericolosi (la povera moglie rischierà di morire per due volte), mostra come possa creare dipendenza questa situazione di celebrità, mostra come effettivamente all'uomo di quel periodo (oggi la cosa è ancora più accentuata) non interessi più tanto la felicità nella vita privata, il rapporto con la moglie si danneggerà inevitabilmente, ma interessa molto di più la celebrità nella vita pubblica, ottenuta ad ogni costo, anche in maniera così ridicola.
Vi sono parecchie scene memorabili che strappano più di un sorriso e allo stesso tempo fanno pensare, vi è anche un'ottima recitazione, Buzzanca è veramente perfetto nella parte, il tutto è condito da una colonna sonora piena di famosi brani della musica classica che accompagnano piacevolmente la visione, per me una delle commedie più riuscite di questo filone soft-erotico, ne consiglio a chiunque la visione perché merita, merita eccome, a me non resta che recuperare altre pellicole di questo regista che ho scoperto da poco: Pasquale Festa Campanile.