DarkRareMirko 8½ / 10 08/12/2009 00:50:35 » Rispondi Fà parte di una serie di film anche sempre diretti da Francis, col bravo Peter Cushing, e come sequel ha un film chiamato Valut of horror.
Mi pare sia diviso in 5 episodi, narrati dallo Zio Tibia di turno, proprio come succede più o meno in Il giardino delle torture.
I primi 3 episodi, come regia ed interpretazioni, non brillano particolarmente, rendendo il film anonimo e solo sufficiente; ciò che lo rende quasi un classico del genere cui appartiene son quindi gli ultimi 2 episodi, il quinto specialmente, cattivissimi e sadici in una maniera assurda; nel quarto mi pare di ricordare che, in qualche modo, tramite un desiderio, un uomo dapprima morto viene fatto rtornare in vita. Solo che questo desiderio prende proprio alla lettera le volontà della persona che vuol far rianimare il cadavere ("lo rivoglio l'attimo prima di avere avuto l'incidente in auto"), e quindi il corpo viene rianimato in preda ad infiniti attacchi di cuore, visto che il tizio era morto di infarto, e non per uno scontro automobilistico come fin lì si era creduto!
Quindi per dar fine ai lamenti, nell'episodio i protaognisti provvedono, mi pare, a far a pezzi il corpo del non morto.
Il quinto episodio tratta mi pare di uomo e del suo cane; per una serie di vicende (forse perchè l'uomo maltrattava delle persone) questi 2 personaggi vengono rinchiusi in un posto incredibile, l'uno lontano dall'altro; l'uomo per recuperare il suo cane ne deve passare di tutti i colori, come per esempio passare per di uno strettissimo corridoio con ai lati delle lamette taglienti in modo assurdo conficcate nei muri, e quindi spesso l'uomo si taglia (in un trionfo di sangue, dolore e continui shock visivi); una volta riuscito a passare, il posto dove risiede il cane viene (vedi spoiler).
Vederli comunque è molto peggio che limitarsi a leggere ciò che ho scritto; consigliatissimo.
Nelgi ultimi 2 episodi poi, manco a dirlo, saltan meglio all'occhio la buona cura tecnica, registica e fotografica messe a disposizione per il lungometraggio.
però aperto, quest'ultimo è inferocito e l'uomo, per cercare di scappare, deve ripassare ancora una volta per il corridoio pieno di lame, questa volta in modo però molto più veloce rispetto all'andata!