Alpagueur 4½ / 10 05/12/2020 10:31:16 » Rispondi Quando il film è iniziato con un effetto video musicale moderno, sapevo in che tipo di film stavo entrando...mi piaceva l'idea. Da bambino ero stato decisamente shockato da "Terror in the Wax Museum" (1973) con Ray Milland, quindi sapevo che il pensiero di manichini assassini e di un ventriloquo spettrale poteva essere molto spaventoso, e penso che i realizzatori abbiano avuto un'idea inquietante. Tuttavia, il film è, in poche parole, 'stupido'. La recitazione è stata molto scarsa. Sicuramente parte del denaro speso per effetti inutili, transizioni e quel tipico aspetto cinematografico degli anni duemila avrebbe potuto acquistare un vantaggio migliore. La musica è stata terribile. Quando un film usa troppa musica per ottenere un punto di vista, il film stesso non deve funzionare. L'impianto sonoro è pieno di musica dance di Halloween scadente e archi acuti, già abusati in così tanti film. Ora, ho detto che mi piaceva l'idea. L'idea era un buon inizio, ma non è molto su cui basare un film di un'ora e mezzo. Non succede niente, pieno di paure a buon mercato e personaggi tipici che abbiamo visto mille volte. Guardalo per una bella risata. Ma allora, è davvero così divertente che tali registi riescano a continuare a lavorare quando producono così male? Perchè ho detto stupido? Senza spoilerare troppo, basta osservare il 'manichino perfetto' di Mary (i cui bozzetti compaiono una pagina dopo l'altra dietro i titoli di testa)...quando vuoi far passare un uomo per donna o viceversa non lo mostri troppo (anche se ha tanto trucco addosso per cammuffare) in modo che lo spettatore noti troppi particolari che poi non possono essere smentiti perchè l'attore è (nella realtà) uomo o donna, mi spiego? non puoi tenere a distanza di sicurezza e sempre di fronte IL protagonista perchè altrimenti scoprirebbe tutto. Se si arriva a questo punto vuol dire che l'intera storia è finalizzata a quel twist finale, ma non ci arriva per gradi e tappe successive...semplicemente è messa su per rendere il finale non dico credibile, ma il meno ridicolo possibile. E sto parlando del pupazzo umano (perchè qui il fine sembra giustificare qualsiasi mezzo per arrivare li).
Quando non vedi tuo padre da due anni, la prima cosa non sarebbe almeno avvicinarti a lui, non so una stretta di mano, piuttosto che accontentarti di vederlo lontano in penombra, solo perchè sta su una sedia a rotelle (a maggior ragione anzi)? L'attore è un uomo, hai voglia di truccarlo quanto vuoi per farlo sembrare uno zombie manichino...ma lo spettatore le nota le pieghe della pelle quando parla, anche se il suo sguardo cerca di rimanere il più fermo possibile ed è bianco cadaverico. Anche ammettendo che Mary Show sia riuscita a crearlo questo manichino perfetto, la sua ossessione, il suo scopo non sarebbe stato quello di shockare gli spettatori di uno dei suoi spettacoli di teatro piuttosto che un semplice ragazzo sconosciuto che aveva l'unica colpa di appartenere alla discendenza del prozio, ossia uno di quelli che avevano giustiziato troppo frettolosamente la ventriloqua? Lo shock-factor deve arrivare a quanta più gente possibile (nel film), è questo lo scopo di qualsiasi artista del macabro (come Mary o qualsiasi sua reincarnazione, come Ella). Il manichino si sarebbe dovuto relazionare al pubblico, non a Jamie. Perchè montare tutta quella pantomima solo per terrorizzare Jamie piuttosto che agire direttamente attraverso il pupazzo come con la moglie all'inizio? Per spaventarlo il più possibile prima di giustiziarlo? Troppo contorto come meccanismo psicologico...non funziona. Poi al vecchio teatro è stato detto che Mary viveva attraverso i suoi pupazzi...quindi quale sarebbe la giustificazione della presenza di Amber Valletta/Ella nel plot al fianco del padre? Ci sono troppe dinamiche forzate, con tutta la buona volontà. Paradossalmente la scena più inquietante è proprio quando il pupazzo di Mary stava rispondendo ai dubbi del bambino (Michael, il prozio di Jamie) che aveva accusato la ventriloqua in platea di aver mosso le labbra. Ma li perlomeno avevamo un pupazzo finto, senza alcuna pretesa di essere perfetto o troppo umano. Il pupazzo perfetto (100% human guaranteed) non è sinonimo di maggiore fear-factor anzi. Ci sono stati tanti film horror in cui un pupazzo ha suscitato una certa inquietudine, pur essendo visibilmente finto (il feticcio Zuni di Trilogia del terrore, Chucky, il manichino della stanza di Giordani di Profondo rosso, il puppet del Burattinaio, il clown di Poltergeist, Dolly della Bambola che uccide, Billy di Saw etc.), sarebbe bastato sviluppare maggiormente la figura del pupazzo anche qui, come al'inizio, piuttosto che andare alla ricerca di quello perfetto.
La recitazione non è stata poi così eccezionale. Wahlberg ha interpretato più o meno lo stesso personaggio di prima e il personaggio principale di Jamie ha colpito un paio di punti difficili quando non sembrava sapere cosa avrebbe dovuto fare. Quando Jamie sentì per la prima volta il nome di Mary Shaw da Marion, la moglie di Henry al cimitero, non gli venne in mente di mettere in dubbio ciò che Marion sapeva allora. Ha aspettato molto più tardi, ma anche nel suo stato di demenza sapeva cosa fare e cosa non fare. Era così ridicolo come il vecchio Henry continuasse a dire che la città non osava pronunciare il nome di Mary Shaw e lo fece ancora e ancora. Ci è voluto molto per ogni credibilità che tutti i residenti avevano paura. Le scene in cui Henry descrive il desiderio morente di Mary Shaw di essere trasformata in una bambola era/è completamente immorale per un becchino. Capisco una sorta di sospensione dell'incredulità, ma nemmeno la fantasia dovrebbe sembrare il più vicino possibile alla realtà, quindi quanto è veramente è più spaventosa? Avere l'ultimo manichino che dice a Jamie che vuole sussurrargli qualcosa all'orecchio è stato semplicemente fasullo. Presumibilmente hanno così tanta paura della cosa e poi, all'improvviso, diventa abbastanza coraggioso da avvicinarsi per farsi leccare una bella faccia? Per favore...e dal momento che la moglie è stata uccisa, ci sarebbe stata un'inchiesta e l'autopsia avrebbe rivelato che era incinta, molto prima che lo scoprissimo verso la fine. La storia avrebbe potuto essere spazzolata maggiormente. Inoltre, avrebbero dovuto esserci più scene di Mary Shaw perché era abbastanza inquietante già da sola. Quella bambola di Billy non aveva niente addosso. Avrebbero dovuto esserci scene di flashback di Mary Shaw che faceva cose raccapriccianti in modo che il pubblico potesse apprezzare maggiormente un buono spavento, o per lo meno dare l'impressione che avesse qualcosa a che fare con la scomparsa del bambino (Michael). Jamie non riusciva nemmeno a ricordare la fiaba, figuriamoci chi fosse Shaw, quindi come potevano spaventare gli spettatori a meno che non fossimo al corrente di quanto Mary potesse davvero stare male? La parte migliore dell'intero film per me è stata quando tutto il suono si è fermato completamente, in attesa di vedere cosa sarebbe successo dopo.
Se uno non presta la dovuta attenzione potrebbe fare un po' di confusione col finale, interrogarsi sul perchè per es. perché la matrigna fosse diventata la bambola perfetta o cosa avesse a che fare con la storia delle famiglie ree di aver trucidato Mary. E da quando è vissuta, a quanto pare non era mai stata veramente parte del clan Ashen. Voglio dire, se fosse davvero una bambola che la Shaw aveva creato e ovviamente la stava aiutando, allora questo avrebbe potuto essere più chiaro e non così confuso. Ma farla passare per la reincarnazione di Mary ha vanificato tutto il castello di sabbia costruito in precedenza, dal momento che la vera bambola perfetta non era lei ma il padre di Jamie, e a quel punto Mary non sarebbe più vissuta in eterno attraverso i suoi pupazzi ma attraverso Ella. Insomma, sceglietevi la versione che più vi piace.
"Dead Silence" è stato realizzato dagli stessi creatori del primo "Saw" (lo stesso compositore Charlie Clouser è stato riciclato qui), e devo dire che i risultati si notano parecchio. Questo regista malese, James Wan, non mi ha mai convinto troppo, ho dato 6 al film dell'enigmista ma questo non arriva alla sufficienza nemmeno col cric. Molti anni fa mi è capitato di vedere qualche suo film (tra cui questo e "Death silence") nel ciclo "100 pallottole d'argento", un programma televisivo italiano, andato in onda su Rai Movie in cento puntate e presentato da Dario Argento (ogni sera veniva introdotta una pellicola di genere horror, thriller e noir, tra i film proposti, ve ne erano alcuni diretti dallo stesso Argento, come anche opere di Lynch, Hitchcock, Corman, Mario Bava e Lewton). Ricordo che Argento spese parole di elogio per questo regista emergente Wan, ma si vedeva chiaramente che erano di circostanza e per esigenze di copione (immaginatevi chi avrebbe guardato quei film se fossero stati 'introdotti' male), me ne è sembrato così male di Argento costretto a fare questa roba, apprezzare registi come questo in modo fasullo, perchè ormai aveva già dato di suo da tempo. Infine ritorno un po' sul cast di "Dead Silence"...gli attori non fanno nulla per alleviare l'atmosfera stantia del film. Come Jamie Ashen, Ryan Kwanten è competente senza essere in alcun modo interessante. È un adolescente dal mento esile che a malapena sembra abbastanza vecchio per uscire con qualcuno, figuriamoci per sposarsi. Tuttavia Laura Regan interpreta sua moglie Lisa. è audace ed estremamente simpatica e si desidera che il film abbia seguito le sue imprese piuttosto che quelle di Kwanten. Michael Fairman offre un ritratto efficace e commovente di un vecchio becchino (Henry Walker) traumatizzato dalla stranezza soprannaturale che lo circonda. Di conseguenza, sembra essere entrato da un altro film migliore. Lo stesso si può dire di Bob Gunton come padre di Jamie (Edward Ashen) legato alla sedia a rotelle. L'unico attore che ha trovato il tono giusto è Donnie Wahlberg (il detective Lipton). Non recita tanto il poliziotto assegnato al caso di Ashen quanto incarna tutte le stranezze che ci aspettiamo dalle forze dell'ordine cinematografiche. Non credo che dovremmo credere a questo ragazzo per un secondo. Invece dovremmo essere divertiti e lo siamo. Il film muore quando Wahlberg non è nei paraggi. Concludendo, una idea inquietante quella del ventriloquo assassino, che però è stata sviluppata male.