kowalsky 8½ / 10 29/11/2009 23:16:36 » Rispondi "Solo le persone che stanno bene con se stesse sono felici" ammette Cosmo Vitelli a un certo punto del film. Un film temerario, spiazzante, meraviglioso e del tutto antitetico a pellicole del genere. L'amarezza apatica del protagonista, proprietario di uno squattrinato locale di strip tease dalla deriva (parodistica) europea è già un fattore insolito, come i malavitosi connessi alla mafia moderatamente "insospettabili" o lo stesso locale di Cosmo. Un microcosmo squallido per una baracconata di quart'ordine, dallo strano "sapore" decadente. Non è la solìta giostra di ilarità trasgressiva dei classici strip-pub, non si respira aria di vita, ma di sopravvivenza. Fino all'ultimo respiro, direbbe Godard, o meglio fino all'ultima recita, come suggerisce lo script. Cassavetes è sempre un marchio indelebile di garanzia: pochi dialoghi ma fondamentali, poca azione, tanti chiaroscuri, un incubo urbano che degenera nel traffico opprimente della metropoli. Solo a tratti - ad esempio quando il protagonista capisce di essere in trappola - la sperimentazione del regista sfoggia un registro tecnico efficace ma fin troppo pretenzioso. Magnifico personaggio, comunque, magnifico loser, capace di arrendersi alla propria incoscienza con una viltà controversa. In fondo è anche questa la sua forza