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LIBERI ARMATI PERICOLOSI regia di Romolo Guerrieri

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  21/05/2013 11:14:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tre ragazzi della Milano bene si improvvisano rapinatori e assassini spietati. Assaltano benzinai, banche e supermarket per poi darsi alla macchia con la polizia che pur braccandoli con impegno non riesce a fermarli.
Ci si chiede cosa spinga questi poco più che adolescenti ad azioni del genere, Romolo Guerrieri utilizzando la commistione tra due racconti dello specialista Giorgio Scerbanenco punta il dito contro genitori distratti in modo un po' approssimativo, riuscendo comunque a dar peso al problema.
Lasciando da parte implicazioni sociologiche sviscerate solo in parte "Liberi armati pericolosi" , sceneggiato dal grande Fernando Di Leo, è un poliziottesco di buon livello concentrato più che altro sulle peripezie dei malviventi un po' come accadeva nel superlativo "Banditi a Milano" di Carlo Lizzani. La autorità vengono dipinte come incompetenti, cosa non certo rara in queste produzioni, e Tomas Milian nei panni del commissario affabula e accusa ma sul campo fallisce nel fronteggiare la situazione.
L'escalation violenta sembra inarrestabile e avvince pur denotando una certa ripetitività negli sviluppi. Non mancano però ritmo e azioni di un certo impatto in avvicinamento ad un finale scritto ma emblematico.
Discreto il lavoro degli attori anche se sopportare il demenziale John (Benjamin Lev) è un'impresa da santi. Curiosa la presenza di un giovanissimo Diego Abatantuono destinato a brutta fine, mentre Eleonora Giorgi va a braccetto con la bellezza, non con la recitazione.