Chiudi finestraTRAINSPOTTING regia di Danny Boyle
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Steppenwolf 
5½ / 10 15/10/2010 14:08:43
» RispondiIn un primo momento criticai questo film non avendolo capito, non si tratta affatto di elogio alla droga come in molti dicono, ma di non esprimere giudizi sull'argomento... detto questo, devo dire che questo film, nonostante gli indubbi meriti, a me proprio non mi ha colpito(la cosa è resa ancora più insopportabile dal fatto che la gente lo reputa un capolavoro)e i protagonisti, sebbe dipinti in maniera convincente e realistica, molto sinceramente mi stavano un po' antipatici, così come il finale lo ritengo ben poco riuscito. Chiamatemi incompetente, ma è la mia opinione nuda e cruda su uno dei cult movie più celebrati degli anni '90.
Non dico che è indecente, né voglio fare lo snob e sono perfettamente cosciente che lo stile del film è voluto dal regista(che voleva rappresentare quasi asetticamente il mondo dei tossicodipendenti, senza esprimere giudizi), ma a me proprio non scende. Ha i suoi meriti e nessuno glieli toglierà certo, ma a me lo stile grottesco, sporco e surreale del film mi ha proprio irritato, non c'è niente da fare. E i paragoni con "Arancia Meccanica", molto sinceramente, non ci stanno proprio: in molto hanno infatti accostato banalmente le due pellicole.
In "Trainspotting" un gruppo di eroinomani viene dipinto in maniera surrealisticamente veritiera, senza falsi moralismi o pretese. Non si tratta di "elogio della droga"(così come "Arancia Meccanica" è BEN LUNGI dall'essere un elogio della violenza), né al contrario di denuncia dei modi di vivere dei tossicodipendenti, ma si tratta di un ritratto delle loro vite, delle loro azioni e così via, ma ripeto, il film in sé l'ho trovato irritante e a tratti anche gratuito, privo di giustificazioni poetiche.
E quel che ritengo scandaloso è che film come "Trainspotting" e "Arancia Meccanica"(qui, solo qui, si erge un confronto tra i due)sono divenuti cult giovanili per l'uso della violenza e per gli elementi "sporchi" caratterizzanti la trama(come l'uso di droghe), dimostrando di non aver capito un emerito nulla dei film in questione.
Ciò che contesto in "Trainspotting" non sono proprio le scelte stilistiche, che ho trovato irritanti, ma il fatto che alla fine mi hanno lasciato il vuoto più totale.
Chiamatelo capolavoro, resta sicuramente una delle pellicole imprescindibili degli anni '90, ma a me personalmente non è piaciuto molto.
guidox 16/10/2010 10:44:26 » Rispondiciao Steppenwolf, i gusti son gusti, quindi va bene così.
però capisci che non si può criticare un film perchè magari chi lo guarda non ne capisce il senso?
mi riferisco al tuo discorso su chi guarda film come questo e ne trae il messaggio sbagliato.
sulla stessa linea di pensiero allora, il da te citato Arancia meccanica avrebbe gli stessi difetti...
per me Trainspotting è un gran film, che quando viene sottovalutato è perchè lo si carica per l'appunto di significati che non ha e che non vuole avere.
non vuole dare una morale e le scene più memorabili sono tutte quelle più comiche, quindi inutile cercarne significati alla Requiem for a dream, dove lampeggia per tutto il film quel che bene e quel che è male, il principio di causa-effetto e via dicendo.
finisco dicendo che non è un film per ragazzini, ma un film che i ragazzini fraintendono.
infatti ho letto altri commenti su questo film e veniva citato anche Amore Tossico...bè, a me lo fecero vedere alle scuole medie, quindi QUELLO è un film per ragazzini, dove ti fanno vedere le storie di droga stereotipate e digeribili dalla massa.
Trainspotting spesso viene svilito solo perchè al senso del film ci devi arrivare da te e non devi avere preconcetti sui drogati e sulle droghe, mentre invece la gente si limita a vederne la superficialità o addirittura arriva a credere che il messaggio sia: drogati e sii felice.
ti saluto
Guido
Steppenwolf 16/10/2010 14:03:52 » RispondiCiao Guido, comprendo la linea del tuo discorso, però credo di essermi spiegato male nel confronto con Arancia Meccanica. E' un problema di chi non comprende il film e lo associa ad un'apologia della droga(e della violenza, a seconda del film).
Non è questo che critico del film, non è colpa di Boyle o di Kubrick se i loro film sono stati fraintesi, è semplicemente il fattore "estetico" del film che non mi ha colpito, abbinato al fatto che l'ho trovato un po' sterile, cioè dopo la visione non mi ha lasciato nulla, semplicemente.
Che sia un bel film è assodato già dalle opinioni della critica, dico che non mi ha colpito molto e non faccio un colpa al film se è stato male interpretato(anche consapevolmente, alle volte)dagli spettatori più giovani.
Ovviamente tutta la fama del film non ha fatto che rendermelo relativamente più "antipatico", ma per un fatore ovviamente esterno al film.
Poi ovviamente sono gusti.
bulldog 15/10/2010 14:40:17 » Rispondi5½ è troppo.
Sto film è una menata per ragazzini.
Steppenwolf 15/10/2010 14:50:09 » RispondiAnche a me ha dato una simile impressione e per questo avrei potuto dare anche di meno, specialmente se si considera che il film è divenuto un cult, perlopiù per ragazzini che lo hanno visto quasi come uno slogan propagandistico sulla droga, proprio per questo suo assenteismo di ogni giudizio.
Non che sia un difetto, però il film in sé mi è sembrato eccessivamente sterile e sopravvalutato.
Andare più in basso del 5 e 1/2 no, perché comunque il film - in sé(al di là di quanto sia stato male interpretato e divenuto proprietà di persone che del film non ci hanno capito nulla e lo hanno visionato quasi a loro uso e consumo)- ha anche dei vantaggi, come l'evitare luoghi comuni e l'espressione di pregiudizi, però il punto è che questo non basta a dargli la sufficienza personalmente, proprio perché mi è sembrato molto fine a se stesso e puerile.
E poi i protagonisti mi stanno tutti molto antipatici, a dire il vero.
Però non è una totale schifezza, dopotutto.