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FORREST GUMP regia di Robert Zemeckis

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Spotify     9½ / 10  21/12/2015 01:35:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, ma come ho fatto a non vederlo mai prima d'ora? Capolavoro indescrivibile e senza ombra di dubbio il miglior film tra il 1994 e il 2015. Un'opera pazzesca, una storia di vita, una specie di fiaba con i personaggi reali. Questo ed altro per descrivere "Forrest Gump". Innanzi tutto c'è il bellissimo messaggio che da Zemeckis attraverso il personaggio di "Forrest" e cioè che anche una persona con capacità mentali limitate può dire la sua, può essere capace di provare l'amore vero, può svolgere le normali attività che svolgono tutti, può addirittura andare in guerra. In realtà, da quanto traspare nella vicenda, il regista vuole addirittura indurre lo spettatore a pensare che sia quasi un bene essere un poco meno dotati di intelligenza, perchè si possono scoprire tante qualità nascoste che la gente con un quoziente intellettivo alto manco pensa di avere. Inoltre ci mostra anche come la gente possa aver fiducia di un ritardato di mente. Infatti, nel buon "Forrest", hanno sempre creduto, l'amica Jenny, la mamma e persino il rude sergente istruttore. Insomma, un messaggio forte, sensibile, toccante e tenero che solo da uno come il buon Robert poteva venire. Forse solo Spielberg poteva emularlo. La pellicola è sicuramente imponente riguardo il lato tecnico e la sceneggiatura ma, signori miei, almeno il 65% del merito va ad un Tom Hanks che non saprei manco come definire, una recitazione che manco sembra tale visto che il suo personaggio sembra davvero reale. Al momento penso che meglio di lui ha fatto meglio solo Nicholson in "Qualcuno Volò sul Nido del Cu****" anche se proprio un pelino meglio. Innanzi tutto il buon Tom riesce ad essere incredibilmente tenero, innocuo, inoffensivo e buono più del pane. Alcune sue espressioni valgono più di mille di parole e sono incredibilmente toccanti. Dialoghi interpretati magistralmente e persino i movimenti sono perfetti. Un attimo prima è buffissimo, un attimo dopo è la persona più triste del mondo, un minuto prima fa ridere lo spettatore, un attimo dopo lo fa piangere. Insomma, questo e tanto altro in una prova attoriale mostruosa Sento che potrei ancora dire altro ma non trovo le parole perchè è troppo difficile descrivere una cosa del genere. L'oscar è anche troppo poco. Da segnalare anche uno strepitoso doppiaggio di Francesco Pannofino. Regia di Zemeckis superba, non tralascia una virgola, è attento ad ogni minimo dettaglio e realizza una pellicola che rasenta la perfezione. Prima di tutto con Tom Hanks fa un lavoro mai visto, caratterizza il suo personaggio in una maniera invidiabile, lo descrive in tutte le sue sfaccettature, ne esplicita i pregi e i difetti, i vizi e le virtù. Lo costruisce pezzo dopo pezzo, lo fa stare a proprio agio in qualsiasi situazione, dalla più calma alla più incasinata, dalla più divertente alla più triste. Dovremo sempre ricordare che "Forrest Gump" è una creatura si di Tom Hanks ma soprattutto di Robert Zemeckis. Il regista realizza la sua opera come una specie di favola, e con ciò crea una delle atmosfere più belle di sempre, un'atmosfera dolce ma anche malinconica, insomma, una quelle che avverti solo nelle favole. Ritmo impressionante, 135 minuti pieni che volano via grazie ad una narrazione incredibilmente spedita e diretta, non si ruota intorno alle questioni ma si va sempre dritti al punto. Ci sono sorprese ogni 5 minuti, un montaggio eccezionale che permette fluidità alla storia e anche qui oscar sacrosanto, un grande alternarsi tra scene che fanno ridere e scene che fanno commuovere e infine l'inverosimile abilità del regista di giocare con i generi visto che si passa dalla commedia al drammatico fino al film bellico e a quello sentimentale. E poi ovviamente lo spettatore è talmente rapito dalla prova di Hanks che non si accorge del tempo che passa. Certe scene sono davvero poetiche e girate in modo straordinario, tra cui quelle dove "Gump" corre, assolutamente perfette, quelle di guerra che sono altrettanto spettacolari e degne del miglior viet-movie. Quella in cui si rompono i sostegni per le gambe al piccolo "Forrest" è sublime e già entrata nelle sequenze cult dell'intero cinema. Anche quella in cui "Forrest e Jenny" bambini che stanno seduti sull'albero ripresi di spalle è splendida e dolcissima. Poi in tutto questo Zemeckis trova anche il modo di inserire nella vicenda un'arco di storia americana, circa dagli anni 50 agli anni 80, che diciamo fanno da sfondo alle avventure del nostro protagonista. Si attraversano diverse fasi della storia recente degli USA, come dall'assassinio di Kennedy al fenomeno degli Yuppies. Ovviamente tutto a dir poco eccellente. Finale letteralmente strappalacrime, strutturato ottimamente e con un colpo di scena che non poteva arrivare in un momento migliore. C'è che in particolare ho apprezzato (vedi spoiler). Sceneggiatura imponente: impianto narrativo di elevata qualità con continui ribaltamenti di fronte, nulla dato per scontato e scene strutturate in modo esemplare. Non si può parlare di originalità visto che in fin dei conti la sceneggiatura è l'adattamento del libro però sinceramente sembra tutto partorito dalla mente di Eric Roth. Dialoghi fantastici, sempre a metà tra il comico e il drammatico, a volte anche molto ironici e sarcastici. Originalissimi e mai prevedibili. Stesura del protagonista clamorosamente dettagliata, praticamente perfetta. Fotografia di grande impatto, da un ulteriore tocco fiabesco, sempre però con quel pizzico di malinconia, in particolare funziona alla grande con le scene della corsa di "Forrest", e infatti vengono direttamente messe in risalto anche le straordinarie ambientazioni, molto suggestive e descritte in modo delicato dal regista. Anche le location di guerra sono eccezionali. Colonna sonora entrata nelle menti di tutti noi, nulla da dire, mai scelta fu più azzeccata. Uno degli elementi più riusciti del film.

Conclusione: semplicemente una pellicola di una bellezza cosmica, non ci sono abbastanza aggettivi per descriverla. Un modo di fare cinema totalmente nuovo. L'interpretazione di Tom Hanks la ricorderò per sempre. CAPOLAVORO.

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