Project Pat 7 / 10 16/06/2015 03:50:29 » Rispondi Eh sì, "Forrest Gump"...e come fai a non conoscere "Forrest Gump"? Trai film più sopravvalutati della storia, ma anche il più furbo. Non della serie o lo ami o lo odi, premessa, per esso può tranquillamente trovarsi la giusta analisi che porti alla via di mezzo e perciò andiamo con ordine. Si può dire che quella del film sia essenzialmente una storia di karma ed in questo senso esso può anche funzionare (il principio è chiaro: più semini e più raccogli, più fai del bene e più ne ricevi, più righi dritto e più duri e così via dicendo), ma c'era proprio bisogno a tal fine di scomodare personaggi come..
...John Lennon (le parole di "Imagine" in realtà gliel'ha suggerite Forrest, lo sapevate?) Elvis Presley (quei passi in realtà gliel'ha insegnati Forrest, lo sapevate?), non uno ma ben tre presidenti americani (Forrest è riuscito a stringere la mano a tutti e tre ma qua stiamo sul passabile, conosco qualche altro comune mortale a cui capitato, potrebbe dirsi qualcuno), quelli del Watergate (a proposito, esso è scoppiato per colpa di Forrest, tanto per la cronaca), viet cong (a questo punto è chiaro che il nostro Forrest riesca a prevalere tranquillamente su tutti loro, e che sarà mai d'altra parte, per uno che è riuscito a far footing per tutta l'America senza schiattare)?
Nel caso di specie (e che caso, dal momento che rientra a buon diritto nella storia del cinema), trovo di mio dunque che la guastafeste, ma a volte giusta e sentita voce della ragionevolezza debba intervenire a porre gli adeguati freni all'indubbiamente anomalo (almeno in parte) riscontro ad una storia la quale, si ripete, ha dalla sua gli insegnamenti più effettivi ed afferrabili ma che ha voluto formalmente esser pretenziosa a più non posso (e non mi si venga a dire che non lo è, dal momento che una sceneggiatura come quella costellata degli eventi di cui sopra parla da sé), confidando alla fine di uscirne profumata come un tartufo bianco senza altresì puzzare un minimo, tentativo strariuscito si potrebbe dire (a fronte del gargantuesco feedback emotivo), ma di certo non per tutti. Capisco bene che le energie interiori di coloro che hanno trovato il film indimenticabile si ergano tutte a protestare, per difenderlo comunque o a prescindere da ciò ma la realtà è che bisognerebbe sempre chiarificare ed essere obiettivi. Sette è dunque il voto giusto. Mezzo voto in più per la figura del tenente Dan, che ho trovato la più vera e umana.