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BATMAN regia di Tim Burton

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Dom Cobb     4½ / 10  09/02/2014 20:24:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La città di Gotham City è in preda al caos: la criminalità dilaga implacabile ed inarrestabile, e l'unico in grado di contrastarla in modo efficace è Batman, alter ego del miliardario Bruce Wayne. Tuttavia, l'apparizione dello psicopatico Joker porta scompiglio...
Probabilmente sarò linciato vivo, crocifisso e chissà quant'altro da più della metà degli utenti di questo sito per quello che sto per dire; ma, come si dice, questo è un paese libero, e l'ultima volta che ho controllato, la libertà di parola non era stata ancora abolita, quindi non vedo per quale motivo tenermi tutto per me. Per dirla breve, questo film non mi piace, e i motivi più importanti di questo hanno un comune denominatore, che si chiama Tim Burton.
Fin dal suo esordio sul grande schermo, il nome di questo regista è stato legato in modo inestricabile con caratteristiche come il gusto per il bizzarro più smodato e, a mio parere, quasi sempre fine a se stesso, esagerazioni visive e stranezze registiche di ogni tipo. La maggior parte delle masse considera i suoi artifici di stile opere di un genio, ma c'è anche quella minoranza che li vede solamente come fonte d'irritazione o di fastidio, e questo Batman non fa eccezione.
Sarebbe sbagliato dire che non sono un fan del fumetto, dire che non ho mai neanche gettato un fugace sguardo su un qualsiasi albo a fumetti del famigerato supereroe è molto più vicino alla realtà; quindi, parlo come uno che del personaggio cartaceo non sa nulla e, dunque, guarda al film a prescindere dalla sua fedeltà alla fonte d'ispirazione. E il fatto è che, per quante possibilità io gli dia di convincermi della sua alta qualità (sarà minimo la quarta volta che lo faccio), in questo film non riesco a vederla.
Cominciando dalla regia, credo di aver già speso alcune parole al riguardo: è la regia tipica di Tim Burton: anche se, a onor del vero, la sua vena "creativa" viene alquanto frenata dalle esigenze dei produttori (cosa che non succederà, invece, nel seguito), e quindi le bizzarrie che gli si confanno non sono così numerose come potevano essere, tali bizzarrie restano comunque, e più che trascinarmi in un'atmosfera angosciante e gotica, mi fanno inarcare un sopracciglio per la perplessità, quando non mi fanno sbellicare dalle risate per la loro oggettiva stupidità.


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A questo si aggiungono alcune scelte altrettanto strane e controproducenti che, invece, sorprendentemente non sono neanche un'idea di Tim Burton, ma che hanno comunque l'effetto di diminuire ulteriormente la qualità della pellicola.


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E come se non bastasse, a una regia che mi sta antipatica a priori si accompagna una sceneggiatura davvero scarna e crudele nel modo in cui (non) tratta i suoi personaggi, e che limita all'estremo le capacità di un cast che si trova impossibilitato ad andare oltre le buone intenzioni: Michael Keaton è un Bruce Wayne goffo e impacciato ogni istante che si trova sullo schermo, e neanche come Batman lascia il segno, imbacuccato in una tuta che sembra fatta di plastica, Kim Basinger sta lì solo perché in film del genere ci deve essere per forza una donzella da salvare nel climax. L'unico a spiccare è Jack Nicholson, ma questo per me non è un punto a favore del film: il fatto è che, ogni volta che lo guardo recitare, io non vedo il personaggio che interpreta, vedo solo Jack Nicholson che fa... Jack Nicholson, nello stesso modo in cui vedo sempre Jim Carrey fare Jim Carrey. Io vedo solo un attore che fa (le solite) smorfie e facce da pazzo, e il fatto che sia truccato di bianco non aggiunge nulla.


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Per il resto, non c'è molto da segnalare per me: certo, le scenografie di Anton Furst (benché supportate dal reparto effetti speciali) fanno la loro figura per quanto possano apparire un tantino datate, la cupa fotografia di Roger Pratt non è malaccio, mentre la colonna sonora di Danny Elfman non mi dice nulla.
Di solito non do alcun credito ai critici, siano essi d'oltremare o nostrani, ma ce n'era uno americano, fra i più autorevoli (tal Roger Ebert) che ha definito questo film un classico esempio di stile senza sostanza; inoltre, lo stesso Tim Burton si è detto non proprio soddisfatto del prodotto finale. Personalmente, non posso che essere d'accordo con entrambi. Il mezzo voto in più è perché, a mio parere, come commedia demenziale assolve sempre il suo dovere di farmi ridere di gusto.
scantia  15/02/2014 20:31:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
può anche non piacerti lo stile burtoniano, ma che addirittura personalizzare un film attraverso una propria idea estetica diventi un difetto mi sembra assurdo, (e il commento giovanardiano sullo strafatto di droga preferisco lasciarlo passare così...una svista momentanea, dai).
Stesso discorso per gli spunti "involontariamente comici", i personaggi ridotti a macchiette, le donne che cadono dal trentesimo piano e tutto il resto: è chiaro che si sta parlando di un fumetto, sì? Ha senso pretendere realismo nel trattare le vicende di un uomo che si maschera da pipistrello per combattere il crimine? Non sarà che tutti questi difetti involontari al contrario rivelino questa ironia di fondo?
Tutto il cinema di Burton presenta la costante del tema fiabesco, dell'interesse per il "freak" (il che forse suggerirebbe il motivo per cui l'interesse dell'autore è più indirizzato verso i cattivi rispetto all'eroe di turno...) questa incursione nel mondo di Batman non fa eccezione, motivo sufficiente per considerarlo qualcosa di diverso da..."cinema d'intrattenimento" che è poi l'errore di fondo: pretendere di giudicare il film con i parametri sbagliati.
Se non si fa lo sforzo di entrare nella poetica dell'autore meglio affidarsi ai polpettoni di Nolan in cui con atmosfere gravi ed epiche si cerca di far passare per realistico un uomo-pipistrello che salva il mondo dal male.
Dom Cobb  15/02/2014 23:49:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tutti hanno un'opinione, ed io ho la mia. Non ho la presunzione di voler fare un'analisi critica ed oggettiva dei film che non mi piacciono, perché mi sarebbe impossibile farlo: mi limito solo ad esprimere le mie impressioni dopo la visione. E la verità è che molte cose che, forse, dovevano essere serie, mi hanno fatto ridere di gusto. Poi, non dico che i film di Nolan siano più realistici (la parola "realismo" non si deve mai usare con film simili), semplicemente, li trovo più godibili.
E comunque, tu ti riferisci al secondo film, mentre questa è la pagina del primo.
Torok_Troll  15/02/2014 19:37:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tranquillo, nessuno ti crocifiggerà, lincerà, decapiterà o chissà cos'altro, semplicemente non hai capito una mazza del film, tutto quì!