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BATMAN regia di Tim Burton

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kingofdarkness     8 / 10  07/03/2019 11:48:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Batman. 1989. Il primo vero lungometraggio sull'uomo pipistrello, diretto dall'eccentrico Tim Burton che solo un anno primo sfornò una delle commedie nere più curiose ed originali di sempre, Beetlejuice.
Il suo approccio verso l'iconico vigilante è molto simile a quanto già visto in precedenza proprio con Beetlejuice, ovvero atmosfere molto cupe e toni decisamente fantasy, abbastanza lontani dalla realtà ma non per questo meno affascinanti e stilosi.
Il dualismo tra Joker e Batman viene esaltato al massimo, cercando di mettere entrambi i personaggi sullo stesso binario, che esula dalla normalità e che per motivi totalmente diversi porta le due figure a comportarsi in modo paranoico e ossessivo, ai confini tra pazzia e razionalità, tra il giusto e lo sbagliato.
L'interpretazione di Jack Nicholson è un percorso in crescendo, parte quasi in sordina per poi acquisire carisma scena dopo scena fino ad arrivare alla follia pura sprigionata negli ultimi 20 minuti di pellicola.
Michael Keaton, invece, fatica un po' di più a dare spessore a Bruce Wayne, eccentrico milionario da sempre tormentato dalla morte dei genitori, ma una volta indossato il costume tutte le insicurezze e le perplessità vengono azzerate da una presenza scenica devastante e di grandissimo impatto visivo.
Emotivamente il film non dà sensazioni forti, non vi sono scene particolarmente sentite né struggenti. Regista e produzione preferiscono mantenere basso il livello di violenza in modo da rendere la visione accessibile anche ai più piccoli. Questa scelta, che contestualizzata nel periodo di uscita del film ai botteghini si rivelò a dir poco vincente, oggi, a 30 anni di distanza e con degli standard completamente diversi (soprattutto per chi questo film lo vede per la prima volta), purtroppo si fa sentire, e trasmette alla pellicola quella sensazione di "datato" che potrebbe far storcere il naso a qualcuno (specialmente se lo si paragona alla trilogia di Nolan, cosa che non andrebbe fatta per l'ovvia diversità tra le due produzioni).
Per quanto riguarda il mio gusto strettamente personale, da grandissimo amante del Batman su carta devo dire che nel complesso questo primo film è quasi ottimo. Il Batman impersonificato da Keaton è un personaggio di forte spessore, determinato, misterioso, cupo, tormentato ma estremamente lucido e sempre efficace.
Il suo Bruce Wayne, invece, come già anticipato poco fa, ha delle lacune sia a livello carismatico che di presenza scenica. Keaton non solo non ha la faccia giusta e il fisico adatto, ma interpreta Wayne più come un Clark Kent che come un Bruce Wayne vero e proprio (chi legge fumetti sa cosa intendo dire). Solo una volta indossato il costume acquisisce credibilità e fascino. E' una cosa su cui si potrebbe anche sorvolare, ma non posso negare che ai miei occhi abbastanza esigenti non sia una caratteristica importante ai fini della caratterizzazione del personaggio e della vision d'insieme.
Il Joker invece è più fumettoso, pazzo ed esilarante. Le sue origini sono ispirate al capolavoro cartaceo "The Killing Joke" di Alan Moore e tutto sommato questa scelta non mi è dispiaciuta, anche se la messa in scena è piuttosto travisata rispetto alla controparte cartacea e non conferisce la medesima drammaticità che si respira sfogliando le pagine del fumetto. Il mio unico problema con questa versione del Joker è che non riesco proprio a prenderlo sul serio. La caratterizzazione che Nicholson dà al personaggio a mio avviso si discosta molto dalle atmosfere "Burtoniane" e, a differenza di Batman, sembra spesso troppo ridicolo e clownesco rispetto alla serietà e all'impatto emotivo con il quale l'Uomo Pipistrello entra in scena….forse sarà un problema mio, ma non ci posso fare nulla se quando si parla di Batman e del suo mondo sono particolarmente attento ed esigente.
Stesso discorso vale per le musiche orchestrali di Danny Elfman sono un po' combattuto...a volte le ho trovate azzeccatissime e ricche di pathos, altre volte troppo fantasy/bambinesche e quindi inadatte al tipo di approccio che la pellicola richiede.
Ad ogni modo, apprezzo tutt'oggi il valore artistico della pellicola e la sua eredità in termini sia di fascino che di impatto culturale. Ai tempi meglio di così non si poteva fare, e anche se il contesto è sicuramente un po' invecchiato, funziona ancora benissimo e lascia un ottimo ricordo a fine visione.