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GLI UCCELLI regia di Alfred Hitchcock

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amterme63     8 / 10  06/03/2009 23:03:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel suo mestiere di creatore per il cinema di opere che esplorassero le insicurezze e le fobie umane, il grande Hitchcock è arrivato alla fine anche a toccare il tema del sovvertimento del rapporto uomo-natura, con la seconda che prende il sopravvento sul primo. Come suo solito lo fa in modo misurato, attento a mescolare l’insolito e l’inquietante con la rassicurante normalità. In tutti i suoi film l’elemento perturbatore in genere alla fine viene neutralizzato o sconfitto, anche se lascia i suoi strascichi. Anche qui si tenta questa tattica anche se in maniera imperfetta. Il fattore che scatena il “disordine” è infatti qualcosa di esterno al mondo sociale umano e perciò stride un po’ con il contesto del film e con i personaggi. Il mondo del normale e dell’anormale non riescono a unirsi fra di loro e a interagire in maniera dialettica, come succedeva nei grandi film degli anni 50.
Hitchcock introduce quindi un elemento un po’ estraneo al mondo dei suoi film. Si tratta comunque di una felice intuizione che verrà poi enormemente approfondita dagli anni ’70 in poi, quando non sarà un elemento di suspence e paura per un ristretto gruppo di persone, ma la degenerazione di una società vista come in palese decadenza o diretta all’autodistruzione. Questi temi vengono semplicemente accennati in questo film, ma quanto basta per inquietare e angosciare in una maniera che non era mai riuscita a Hitchcock prima di ora.
La prima parte del film verte sul personaggio misterioso di Mitch, un uomo elegante, affabile e virile allo stesso tempo. La bella e raffinata Melanie ne rimane affascinata e insieme a lei cerchiamo di scoprire chi sia in realtà questo Mitch. Il dubbio e la suspence riguardano quindi la natura di quest’uomo. Veniamo allora a conoscere la sua ex, sua madre, sua sorellina, il paesino in cui vivono. Il film sembra avviato sui binari di una vicenda a sfondo sociale-sentimentale, quando comincia in pratica un secondo film, quasi completamente diverso dal primo.
L’attenzione si sposta a questo punto sull’inspiegabile e sempre più pericoloso comportamento degli animali. Entrano quindi in gioco temi completamente diversi; perché questo comportamento strano? cosa significa? è normale? In brevi scene suggestive si misura un po’ il polso della reazione collettiva a fatti così sconvolgenti e inspiegabili. C’è chi si ostina a non credere o minimizza, chi invece esagera e la butta sull’apocalittico. La tenuta sociale viene messa a dura prova. Si tratta però di brevi scene anche se di fortissimo impatto. Hitchcock stavolta ci va giù in maniera decisa con scene che colpiscono anche oggi, con bambini che vengono assaliti impietosamente e persone morte in maniera atroce. Segno che il gusto stava cambiando e che non si aveva più timore di mostrare anche le cose più spiacevoli.
Il finale sembra in apparenza lieto, ma in realtà i problemi non si sciolgono e lo spettatore non ottiene soddisfazione. Non si dà volutamente nessuna risposta o spiegazione e rimane addosso intatta tutta l’inquietudine e lo shock nel vedere come è facile vedersi rovesciare addosso le proprie sicurezze.
Pur nella sua imperfezione formale rimane comunque uno dei primi film che aprono uno squarcio sulla sicurezza nella tenuta del nostro mondo moderno razionale e tecnologico. Da ora in poi se ne vedranno delle belle sullo schermo cinematrografico …
Ciumi  15/08/2009 20:34:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se non ho capito male, l’imperfezione formale (correggimi se ti ho frainteso) di cui scrivi, è dovuta dal fatto che Hitchcock cominci la narrazione nella maniera sua abituale, ormai rodata, che lascia presagire ad uno svolgimento in linea al thriller psicologico, per poi inserirvi un elemento perturbatore (per usare le tue parole) estraneo, fuori dal contesto introduttivo, tradendo un po’ quella che è stata da anni la sua poetica - hai scritto benissimo tu - di mescolare l’insolito e l’inquietante con la normalità. A mio avviso è però in questa imperfezione che sta il fascino, la sorpresa, e l’inquietudine (nuova per il regista) de “Gli uccelli”.
Di perfetti thriller psicologici ne abbiamo visti abbastanza di questo maestro, e se per una volta è protagonista il mistero, l’intrigo non c’è e il terrore rimane irrisolto, ciò a mio parere non può che arricchire la carriera di Hitch, e rendere questo film un'esperienza speciale.

amterme63  16/08/2009 15:10:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'imperfezione sta nel fatto, secondo me, che i due aspetti (l'intreccio rosa e la ribellione della natura) non sono perfettamente integrati. Può essere che la cosa sia voluta da Hitchcock, proprio per dare maggiore risalto allo strano comportamento della natura (un tema quasi da "fantascienza" inserito in una trama rosa e quindi ancora più sorprendente e inquietante), oppure per cementare il rapporto fra Melanie e la famiglia di Mitch rendendolo essenziale e concreto (il rosa che si tinge di rosso che dimostra quanto sia essenziale la coesione fra le persone di fronte alle difficoltà).
Queste incertezze possono essere viste come un difetto (secondo me) o come un pregio (secondo te). E' semplice questione di gusti. Comunque capisco chi considera questo film come un capolavoro e lo apprezza più di quello che ho fatto io.
Ciumi  16/08/2009 16:37:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io non volevo assolutamente criticare il tuo voto, questo sia chiaro, il mio era solo un modo di scambiare un’opinione e di avere maggior chiarezza sul tuo commento.
Sì, è possibile che la cosa sia voluta da Hitchcock, ma l’impressione è un’altra. Credo anch’io che si tratti di un’imperfezione. La coesione tra certi elementi (ok, non siamo certo ai livelli del tipo: Godzilla che appare in un film di Bresson) non è impeccabile; ma di tanto in tanto, mi ripeto, (e magari c’entra qualcosa la fortuna), forse per la stessa ragione per cui le bozze talvolta sono migliori dell’opera compiuta, è proprio dagli errori che possono rivelarsi gli aspetti più interessanti.

amterme63  17/08/2009 13:22:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In effetti "Gli Uccelli" è un'opera originale e quasi unica nel suo genere. Da questo punto di vista merita davvero 10.