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GLI UCCELLI regia di Alfred Hitchcock

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Mizoguchi     10 / 10  02/11/2007 10:51:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'apocalisse secondo HItchcock, un film a cui forse deve anche george romero, anche per il suo finale aperto ed inquietante (assolutamente non deludente come afferma qualche pazzo) ma "a misura d'uomo", un cortile e l'orizzonte oltre cui il suo sguardo non può arrivare (anche il resto del mondo è in pericolo? cosa ci si può aspettare dal futuro? e dall'amore? cose a cui giustamente non si risponde - vedi anche il finale di Zombie).
La suspense è eccelsa ed il film è scritto perfettamente, infatti arriviamo a metà film che degli uccelli abbiamo solo avuto vaghi presagi, ma che abbiamo goduto di una storia che va per la sua strada in perfetto stile commedia sentimentale.
In pratica in un colpo solo Hitch ribalta due generi l'horror e la commedia.
L'horror ovviamente, perchè conia il film d'assedio, in cui l'uomo viene sorpassato nella scala evolutiva da altre creature "quotidiane", una ritorsione di cui l'uomo non riesce proprio a decifrare le ragioni e per questo diventa filosofica in quanto fa scaturire nel suo animo le riflessioni e le analisi di coscienza più disparate. Poi ovviamente Hitchcock fa il maestro di suspense (e non mi dite che non fa più effetto perchè state fuori con la capa!) la scena degli uccelli che si appollaiano sulla struttura in ferro del parco dietro al protagonista ignaro è da annali (eccezionale, matematica! in pratica vediamo in figura intera lui che sta seduto e dietro nessuno, poi lo stacco su di un uccello che si va a posare, poi Hitchcock ripete questo gioco X volte, poi però genialmente ci sorprende perchè quando inquadra l'X+1 uccello, un po' più a lungo, noi pensiamo che quando si poserà appollaiati avremo X+1 uccelli, perchè già ha ripetuto la cosa e siamo quasi assuefatti dal meccanismo, invece quando si posa con un geniale campo lungo ci fa vedere una caterva di uccelli e lì scatta il colpo per lo spettatore, grande!).
Per non parlare della serie di "stacchi su" senza contrappunto musicale sugli occhi cavati...
E ovviamente come non elogiare la scelta modernissima di non inserire la colonna sonora (atto stra-innovativo e coraggioso che praticamente non è mai riscito così bene) in cui il maestro Bernard Herrmann orchestra come strumenti gli effetti sonori!
Per quanto riguarda la commedia Hitch è abilissimo perchè si rifà alla grande commedia sofisticata con i suoi sagacissimi e ambigui dialoghi (ed è proprio l'equilibrio perfetto di questi elementi contrappuntati al thriller a rendere il film eccelso). Poi ci regala un personaggio femminile rivoluzionario incarnato dalla sua donna ideale Tippi Hedren (sì hitchcock era totalemente pazzo di lei, del resto come giudichereste la sua comparsa più sfacciata? in cui la guarda girare un angolo di corrodoio e poi guarda in camera estasiato come per dire "eccezionale eh?").
La Hedren apparentemente ingenua e borghese presto ci mostra un carattere inaspettatamente indipendente e "tosto", sà ciò che vuole, sa mascherare le sue debolezze con l'aggressività, non rinuncia mai alla sua inappuntabile eleganza pur non rinunciando a guidare una decapottabile ad alta velocità, a remare una barchetta per non far sentire il rumore dl motore e a salvare bambini in pericolo.
Poi ovviamente in parallelo alla lotta per la sopravvivenza c'è anche la lotta della donna con la madre dell'uomo di cui si sta innamorando, una "suocera" apparentemente severa e gelosa, di cui piano piano vince la diffidenza...
Insomma un film a tutto tondo che ci regala anche una delle scene più erotiche della storia (ebbene sì) quando la Hedren, parlando a telefono con l'uomo che ha appena giocato, costringedolo ad una strategica telefonata "riparatrice", visibilmente soddisfatta e confidente del suo sex-appeal, attorciglia intorno alla mano il cavo del telefono...