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IL CACCIATORE DI AQUILONI regia di Marc Forster

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  03/09/2008 11:05:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non avendo letto il romanzo di Khaled Hosseini mi risulta impossibile fare paragoni con il noto best seller,ma la sensazione è quella di un film riuscito in parte.
Ottima quella che si svolge a Kabul,con Amir e Hassan ancora bambini.Stupenda la sequenza della gara con gli aquiloni,ed altrettanto buona la rappresentazione del rapporto d’amicizia tra i due protagonisti.
La narrazione scorre veloce,le immagini ci trascinano in un mondo prospero e vivace in cui però serpeggiano già diversi malumori legati alla convivenza tra l’etnia Pashtun e quella Hazar.Il dramma purtroppo è dietro l’angolo,con l’invasione dell’Armata Rossa prima e l’insediamento al potere dei talebani poi ,eventi che cambieranno radicalmente il volto del paese ed i destini delle persone.
In seguito il film si affloscia,Forster non riesce più a trasmettere emozioni,se non a sprazzi,scadendo in un racconto di maniera dove le situazioni tragiche cui fanno da contrasto i buoni sentimenti sono snocciolate in modo troppo insistito.Il percorso di espiazione e redenzione di Amir è tutto sommato intenso,peccato nel finale scada in alcune soluzioni poco verosimili e più consone ad un action movie di bassa lega che ad un film simile,inoltre la performance dell’attore protagonista ,Khalid Abballa, non mi ha convinto fino in fondo,molto meglio il padre,il bravissimo Homayoun Ershadi.
“Il cacciatore di aquiloni” si barcamena tra pregi e difetti,risentendo però di uno schematismo evidente nella seconda parte.Peccato perché la storia è sicuramente coinvolgente ed illustra mediante la rappresentazione di un amicizia tra due bimbi,una situazione politica aberrante e del conseguente dolore cui è tutt’ora sottoposto un popolo intero.