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EVILENKO, IL COMUNISTA CHE MANGIAVA I BAMBINI regia di David Grieco

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Sig. Chisciano     7½ / 10  23/10/2006 02:00:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film dovrebbe rappresentare la storia di Cikatilo il peggior cannibale pedofilo serialkiller della storia. In realtà il punto di vista che propone il film è molto più ampio, va dalla decadenza dei valori del comunismo, alla lotta del bene contro il male, alla pazzia lucida.
Il film poggia su molte questione e la figura di Evilenko viene non trascurata ma vista in un contesto più ampio, politico e sociologico soprattutto. Tenta quasi di addentrarsi nella mente del mostro per poter capirne i meccanismi che lo portano a quelle azioni, non ci troviamo quasi mai dalla parte delle sue vittime come invece generalmente sono impostati i film americani sul mostro. Viene fuori un film complesso, a volte un po' ambizioso perchè con un soggetto del genere e un interprete che lo rappresenta molto bene anche fisicamente sarebbe bastato fare molte scene più cruente e un immersione nella violenza visiva per creare un forte impatto, invece la visione trasversale proposta dal regista non lascia spazio alla visione di carneficine che in questo genere di film sono la cosa più affascinante. Perchè sono sempre attuate senza regole, quasi mosse da una forza ignota. Ed è proprio l'ignoto ad affascinarci, sapere che il perchè non c'è, che semplicemente esiste il Male. In fondo davanti a questo genere di mostri speriamo quasi che il male esista, speriamo che questi mostri siano mossi dal male ignoto e non dalla società o da meccanismi esterni che vanno ad interagire nella complessa alchimia caratteriale. Il film suggerisce attraverso una bellissima sequenza che ognuno di noi possiede una parte di Evilenko ed è per quello che ne siamo affascinati, quasi invogliati di seguirlo, ma sappiamo distinguere il bene dal male e sappiamo soprattutto scegliere.