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EVILENKO, IL COMUNISTA CHE MANGIAVA I BAMBINI regia di David Grieco

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Satyr     7½ / 10  17/10/2006 01:50:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Attraverso un piglio registico molto classico,essenziale e narrativo il regista racconta la storia del killer di Rostov Chikatilo,interpretato da un devastante McDowell capace di caratterizzare il suo personaggio in maniera perfetta.
Grieco all'interno della pellicola costruisce la sua allegoria sulla caduta del regime comunista e sulla crisi d'identita'che,per tanti uomini di partito,ne e'conseguita,e lo fa attraverso un terzo personaggio,un medico,che rappresenta l'unico ad avere i mezzi per capire e scovare il killer perche',in un paese che da tempo ha bandito la psicoanalisi,lui ha continuato a praticarla e cio'gli ha permesso di riconoscere la malattia che affligge Evilenko....a questo personaggio(cui forse sarebbe valsa la pena concedere piu'spazio)l'autore mette in bocca la condanna piu'dura del totalitarismo stalinista:"Nei manicomi non ci finiscono i malati,ma i dissidenti politici,che sono i piu'sani di tutti".
Un film che parte dalla vera storia di un mostro,per approdare ad un'interessante e originale riflessione politica,sociale,psicologica e oltretutto di grande attualita'.