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BRUCIA RAGAZZO, BRUCIA regia di Fernando Di Leo

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JOKER1926     7 / 10  30/09/2017 15:07:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Brucia, ragazzo brucia" è un prodotto di altri tempi, la firma è di Fernando di Leo. La regia in questione è sicuramente da lodare, di Leo ha girato vari film , destreggiandosi su varie linee di concetto.

Questo del 1969 è un film che riprende , in modo anche abbastanza chiaro, tutte quelle tematiche rivoluzionarie, o presunte tali, del movimento del sessantotto. Alla base quindi un processo contro la borghesia, contro l'omologazione ,nel nome di una libertà hippy.
Prende forma, quindi, una pellicola filosofica e simbolica, anche altre regie hanno fatto cose del genere, pensiamo a Pasolini (con altre sfumature) e allo stesso Antonioni .

"Bruca, ragazzo brucia" vive nel suo mondo, nei suoi personaggi, tutto immerso nelle sue concezioni, nel proprio apparato teoretico.
La storia si apre subito, la durata breve del film italiano è emblematica; il messaggio di di Leo arriva subito in modo chiaro, veloce.
La sceneggiatura gioca le carte principali, cerca di arrivare nella mente del pubblico attraverso i suoi giochi e soprattutto ai simboli, il tutto è esposto in maniera frenetica ed accentuata. La storia , invece, non regge il passo spedito delle immagini e risulta essere scarna. Situazioni molto al limite. Non è un difetto, per carità, ma solo una limpida prerogativa della regia.

Il film ha un suo fascino con tanto di ambientazioni idonee ed accattivanti. Vien meno quasi tutto sul versante tecnico, eccetto un paio di musiche e di inquadrature. Convince comunque un finale drammatico e ancora una volta molto simbolico.

Dopo alcuni film di Antonioni, questo di di Leo, sul tema dei processi del sessantotto , è un prodotto da prendere in considerazione, spinto e fuori dai crismi della regolarità.