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CHARLOT NOTTAMBULO regia di Charles Chaplin

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Godbluff2     7 / 10  14/04/2023 15:55:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dalla lavorazione di "A Night Out" Chaplin comincia a far sentire la sua forte influenza all'interno della Essenay; è con questo film che Chaplin si lamentò per il metodo di montaggio delle pellicole utilizzato dalla casa di produzione (montaggio eseguito sull'originale senza aver fatto delle copie), imponendo-dal film successivo-un metodo di lavorazione al montaggio più moderno e più consono (sulle copie del film).
Nonostante gli scontri in ambito produttivo e realizzativo e la poca soddisfazione dell'artista nei confronti della Essenay, dei suoi metodi e dei suoi studi, ormai la sua abilità nel creare cortometraggi divertenti e brillanti, stabilmente fissi sui 30 minuti circa e quindi privi della frenesia surreale della Keystone era diventata indiscutibile.
Chaplin stava assumendo il pieno controllo del mezzo cinematografico e cominciava sempre più ad emergere il suo maniacale perfezionismo nella realizzazione dei film in ogni loro aspetto.
Meno maniacale (professionalmente parlando, almeno) lo fu probabilmente nella scelta della nuova attrice, visto che pare scelse Edna Purviance (appena 19enne all'epoca) incantato dalla sua bellezza e dal suo sorriso e non esattamente dalle sue capacità d'attrice. Sia come sia, l'incontro sarà fondamentale, Chaplin trova con Purviance la sua primattrice da questo film fino al bistrattatissimo-del tutto ingiustamente-"A Woman of Paris", otto anni dopo. Purviance è l'attrice-feticcio e volto femminile dunque di tutti i cortometraggi più belli e importanti di Charlie Chaplin, oltre ad apparire ovviamente anche nel suo primo, storico, meraviglioso lungometraggio, "Il Monello"; una relazione (che sarà anche privata-prima sentimentale, poi strettamente amicale) proficua e duratura, dunque, che va ad affiancarsi a quella con la spalla Ben Turpin, povera vittima delle diavolerie e della violenza gratuita e cartoonesca (prima dei cartoons) di Charlot.
"A Night Out" è divertente, l'intesa tra Chaplin e Turpin da il là a gag brillanti, ci sono idee e tempi comici che Chaplin inventa di fatto in questo film, come in altri del periodo naturalmente; questo al netto di qualche situazione (quella della ragazza col cane sotto il letto di Charlot che scatena una serie di ovvi equivoci con il marito di lei) del tutto riciclata da cose già viste alla Keystone, con Edna al posto di Mabel.
Charlot è ormai una marionetta comica perfetta: incapace quasi a camminare ma capace di esibirsi in evoluzioni incredibili, violento e irridente nei confronti di tutto e tutti ma in particolare nei confronti della parte "giusta" e "ricca" della società, capace di inventarsene una più del diavolo: tenta di versarsi da bere dalla cornetta telefonica, si lava i denti con il gambo di una foglia, si esibisce in siparietti ripetuti come quello del "levarsi il cappello" insieme al damerino del locale che sta continuamente tormentando, e così via.
Senza ancora dar briglia sciolta al suo genio e alle sue idee migliori, Chaplin si dimostra comunque un maestro-uno dei massimi maestri-del cinema slapstick.