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TROY regia di Wolfgang Petersen

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Cleric Preston     8½ / 10  16/11/2006 20:45:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi è proprio piaciuta la trasposizione di Petersen dell'opera omerica che, fedele nei momenti giusti, si concede alcune licenze assolutamente perdonabili.
Sparito il divino, rimangono gli uomini (Bana senz'altro il migliore, anche se Pitt, Bloom e co. potevano fare meglio).
Interessante per tutti, chi non conosce il libro, chi (come me) ne ha uno conoscienza scolastica (riassunto e parti salienti) e chi lo ha studiato nella sua interezza.
Da vedere.
frine  18/11/2006 00:18:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Naturalmente ti appoggio in pieno, anzi sei tu ad appoggiare me. Sono d'accordo quasi su tutto, salvo che su Pitt, secondo me più convincente di Bana (non che Eric non sia bravo, ma la parte del 'buono' è più facile). Inoltre, una buona volta, abbiamo una decente resa iconografica del personaggio di Achille: biondo, bello, con capelli lunghi e perennemente imberbe. Quelli che vorrebbero Achille brutto e barbuto non hanno evidentemente mai letto un solo verso di Omero:-(
Cleric Preston  18/11/2006 01:38:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A jack non rispondo perchè uno che da un misero ed empio 8 a "Ricomincio da capo" non merita la mia attenzione...
Per quanto concerne frine, devo ammettere che ho già avuto modo di constatare quanto siano simili le nostre impressioni su questo film nel tuo commento (mi permetto di darti del tu per questa abominevole livella che è il web, dove docenti e studenti sono parte di una medesima satura di lettere) e nelle numerose risposte che hai dato ai detrattori della pellicola.
Purtroppo non ho la tua conoscienza dell'opera, ma sul serio, l'ho trovata una naturale evoluzione del suo archetipo omeriano (passami la blafemia). La supplica di Priamo ad Achille (che ho letto e riletto nella sua interezza, mi ha emozionato tanto nel poema quanto nella sala (e questo è solo un esempio).
Per quanto riguarda la bravura degli attori, non ho messo in discussione la bravura di Pitt, semplicemente dopo aver visto film come "The snatch", so che riesce a fare di pià... Poi che dire, Bana per me è stato un Ettore perfetto (sarà banale, ma sono uno dei tanti che lo considera uno dei più bei personaggi della letteratura antica).

JackSpammatore  24/11/2006 21:42:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti devo ricordare il misero 9 che hai dato a "La storia infinita"?
Cleric Preston  18/11/2006 01:41:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Urk... ho scritto la risposta precedente di ritorno da una ricca cena in trattoria... con molto vino... Mi scuso per la dislessia.
frine  18/11/2006 03:07:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un simposio!
Cleric Preston  18/11/2006 12:38:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se, magari. Amore è vino...
frine  23/11/2006 01:53:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Comunque, sia pure nell'estasi simposiale, hai scritto una cosa giustissima: nelle scuole non si studia l'Iliade, ma tutt'al più una scelta di passi salienti accompagnata da riassunti.
Ma la selezione, consolidata nel tempo, è 'mirata' e in qualche modo fuorviante: si insiste soprattutto sull'incontro di Ettore e Andromaca (libro VI) e sul duello di Ettore e Achille(XXII), in cui il semidio acheo sembra molto cattivo, a fronte del povero Ettore abbandonato dai suoi concittadini e perfino dagli dèi.
Ettore fa così la figura del buon padre di famiglia, tuttavia pronto a sacrificarsi per il bene della patria, mentre Achille viene percepito come un ragazzotto immaturo, capriccioso, sovversivo, reo non solo di insubordinazione ma anche di abbandono della madre di suo figlio (!).
Ma poiché, dal punto di vista di Omero, il vero protagonista della storia è Achille, occorre chiedersi quale fosse il codice etico del poeta (o del gruppo di poeti) cui si deve la composizione dell'Iliade. E se è vero che il poema non è ostile ai Tro.iani (ma perché? forse perché il committente di Omero era un principe della Troade grecizzata?), non si può comunque negare che il fulcro della vicenda sia Achille, spietato semidio guerriero ma anche giovane uomo generoso verso gli amici e protettivo nei confronti della sua schiava/amante (oltre che abile medico, cuoco e cantore). Insomma, un perfetto "aristos", anche se ammazzasette.
E qui potrei dilungarmi, ma ho già scritto tanto su questo argomento...:-)

Cleric Preston  07/01/2007 13:48:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda ti direi volentieri "hai proprio ragione" ma purtroppo non posso fare altro che leggerti e imparare perchè ero tra quegli imberbi studentelli che pensava Achille come il ragazzino immaturo....
Ad ogni modo se vorrai parlare di altri aspetti di quest'opera il mio commento è qui a tua disposizione ed avrai almeno un attento lettore!
frine  13/01/2007 01:43:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho già scritto tanto...e ora che è disponibile il blog
http://leontion.blogspot.com
mi permetto di rinviarti a quello. E' una sintesi di lavori che ho pubblicato in precedenza in riviste e libri difficilmente reperibili.
Su Achille ragazzino immaturo: è una delle contraddizioni del mito. In quello che si suppone essere il decimo anno di guerra, Achille è ancora imberbe e non ha tagliato i capelli, come si usava fare nella Grecia arcaica, come rito di passaggio dall'adolescenza all'età adulta.
Ma, anche ammesso che Achille sia solo quindicenne al momento della partenza per T.roia, alla fine del conflitto dovrebbe avere venticinque anni, e dunque essere da tempo un adulto!
Ovviamente, anche l'ipotesi di un rapporto omosessuale fra Achille e Patroclo nell'Iliade non regge, non solo perché entrambi gli eroi hanno schiave/amanti, ma soprattutto perché all'inizio della guerra i due sono entrambi adolescenti, e alla fine del conflitto sono entrambi adulti. Nella Grecia antica, il rapporto omoerotico amante/amato doveva necessariamente essere asimmetrico e comportava una _marcata_ differenza di età fra i due partner.
Quanto al carattere di Achille, è vero che l'eroe spesso piange e chiede l'aiuto della mamma, ma ancora più spesso si rivela responsabile, serio, abile organizzatore e perfino dotato di bon ton:-)
Cleric Preston  08/02/2007 15:22:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi permetto di riportare anche qui i complimenti che ti ho rivolto nel blog. Davvero molto interessante.
Se un giorno dovessi passare dall'ateneo di Parma, voglio assicurarmi di essere presente.
JackSpammatore  17/11/2006 12:22:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusami, io leggo solo fumetti porno, tipo "la Donna Ragna" o "Corna Vissute".
Dici che può interessare anche me?
frine  18/11/2006 00:10:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be', molto tempo fa non mi dispiaceva "Jacula", se non altro per l'ottima grafica: ) Comunque, recentemente, ho organizzato a Ravenna un convegno su "Omero mediatico", comprendente anche un intervento di un giovane classicista di Torino sul tema "Omero a fumetti".
Tra breve le relazioni saranno pubblicate in un volume, e per la copertina ho scelto un'immagine delle scarpe Nike denominate "Homer". Questo per dare un'idea di quanto la civiltà moderna, mercantile e globalizzata, sia permeata di reminiscenze classiche, e di quanto Omero sia presente nell'immaginario 'popolare'.
Pertanto può interessare a te non solo il film, ma anche e soprattutto l'Iliade. Sarebbe ora che qualcuno si decidesse a leggerla sul serio, visto che negli ultimi due anni ho letto una serie di sconcezze indicibili a proposito di Omero. Anche da parte (anzi soprattutto da parte) dei detrattori di "Troy".
Stamattina ho tenuto una conferenza /discussione in un liceo classico, e quando provocatoriamente ho chiesto: "Dove appare per la prima volta il cavallo di Troi.a?", i giovinastri liceali hanno risposto in coro "nell'Eneide".
Colpa loro, o degli insegnanti?
P.S. Il cavallo è già nell'Odissea e nella lirica greca arcaica.