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TROY regia di Wolfgang Petersen

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Invia una mail all'autore del commento emans     6½ / 10  09/05/2006 19:15:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
una storia lunga ma ben raccontata che non annoia mai...peccato che un bravo regista come petersen abbia messo da parte un po il libro di storia...
frine  13/05/2006 01:28:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma non è storia, è mito!
Paul Veyne ha scritto un libro, "I Greci hanno creduto ai loro miti?", in cui viene affrontato un problema mai completamente risolto: poiché per le epoche più antiche non esisteva documentazione attendibile, non restava che il mito, frutto di labile e plurisecolare tradizione orale. Ma i Greci ci credevano veramente? In apparenza sì, visto che perfino uno storico serio come Tucidide sembra credere alla storicità di personaggi come Agamennone, Menelao ed Elena. E gli Ateniesi sembravano credere all'esistenza di Teseo, anche se gli attribuivano azioni compiute nel VII secolo, mentre tradizionalmente l'eroe si colloca nella generazione precedente la guerra di T.roia (XII secolo).
Per noi moderni, però, il problema è un altro: NOI siamo tenuti a credere ai miti greci? E fino a che punto? Dobbiamo credere all'intervento degli dèi nelle vicende umane?
Omero ha contraddetto la tradizione (orale) precedente ed è stato a sua volta contraddetto da molti autori, nell'antichità, nel Medioevo e in età moderna. Che venga 'rivisitato' dagli attuali cineasti non mi scandalizza per niente.
A me il genere peplum in generale non dispiace affatto, ma nessun peplum mi ha fatto riflettere tanto quanto "Troy". Il film altera la trama, ma cita passi omerici in moltissimi punti. Ricostruisce il mondo omerico secondo Omero, con i suoi anacronismi, ma tiene conto anche delle recenti scoperte archeologiche.
Nonostante le scorciatoie e le banalizzazioni commerciali, "Troy" non è affatto un insulto ala cultura classica, anzi può aiutare a conoscerla meglio....il vero insulto sono certe recensioni, a volte purtroppo provenienti da dotti (?) professori.
Invia una mail all'autore del commento emans  13/05/2006 18:56:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si,io mi riferivo solo a un discorso di tempi...visto che l'assedio alla città di ***** duro molto di piu che pochi giorni...
ma capisco che si doveva fare un film di massimo tre ore...
e infatti il mio voto non è per niente negativo...
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  22/05/2006 21:29:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non me la toccare su Troy che scatta come una molla! ;-)
Frine, quand'è che ti deciderai a collaborare un po' più attivamente col sito?
frine  25/05/2006 02:08:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah, qualcosa sto facendo, mi sembra..ci sono film che commento solo io;-) Come ho detto anche a thohà, mi accollerò le recensioni solo quando sarò sicura di poter onorare l'impegno decorosamente e senza ritardi;-)
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  25/05/2006 21:39:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tranquilla, ti autorizzo a dare a me la colpa dei ritardi.
frine  27/05/2006 02:26:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"La responsabilità è personale" (vedi anche il commento a "L'ultimo appello" di Foley).
frine  15/05/2006 00:26:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be', leggendo il tuo commento si intuisce che il film non ti è affatto dispiaciuto;-) Comunque anche la durata della guerra è un dato molto dubbio e aleatorio. Leggendo l'Iliade, si ha l'impressione che nel decimo anno di assedio succedano cose che a rigor di logica sarebbero dovute accadere nel primo (ad esempio il duello fra Paride e Menelao per il possesso di Elena). Addirittura, nel terzo libro del poema Priamo indica ad Elena alcuni fra i principali capi achei (Agamennone, Aiace, Odisseo) e ne chiede i nomi: possibile che il vecchio re non si fosse informato prima?
Il mito era estremamente intricato e contraddittorio, tanto che lo stesso Omero preferì ritagliarsi un arco di tempo ridotto. Un film rigorosamente aderente all'Iliade sarebbe stato forse più intenso e poetico. Ma il film di Petersen insiste volutamente sugli aspetti più negativi della guerra: saccheggi, violenze, rapimenti di donne e atti sacrileghi verso i templi. Più o meno quello che succede in tutte le guerre (penso al Duomo di Orvieto, dove le statue dei santi furono decapitate dai tedeschi nel secondo conflitto mondiale).
Come ha scritto Maria Grazia Ciani a proposito dell'Iliade, "la guerra non è mai bella, ma spesso sono belli i guerrieri". E questo sembra essere anche il punto di vista del film.
Grazie anche a te. I vostri commenti mi offrono sempre utili spunti di riflessione..talvolta anche quelli di chi vota 3 e mezzo;-)

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  22/05/2006 21:27:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
3 e mezzo...Mi sento chiamato in causa...
frine  22/05/2006 23:45:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come mai? Eppure anche altri hanno votato 3 e mezzo...:-)
Vabbè, ovviamente mi riferivo a te:-)
Invia una mail all'autore del commento emans  15/05/2006 13:42:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie a te...
mi ha fatto piacere leggere le tue risposte molto istruttive...;)