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TROY regia di Wolfgang Petersen

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alien1983     8 / 10  19/03/2006 04:52:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nonostante qualche imperfezione dalla storia originale, resta cmq un ottimo film, veramente interessante davvero
frine2  23/03/2006 01:13:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo la storia originale è stata manipolata (tuttavia meno di quanto generalmente si creda, e comunque non senza plausibili ragioni). Resta però una formidabile ricostruzione del mondo omerico, realizzata grazie alla collaborazione di consulenti qualificati che non hanno rinunciato ad esprimere il loro punto di vista (la monografia su Troy, a cura del grecista americano Martin Winkler, uscirà tra un paio di mesi: io ho già visto copertina e bibliografia).
In Italia, molte polemiche avevano preceduto l'uscita del film, e anch'io ero piena di perplessità. Invece, sono rimasta affascinata dall'impeccabile 'omericità' della rappresentazione, che si sbarazza di tanti stereotipi diffusi nelle nostre scuole e recupera il 'vero' Omero, i suoi eroi achei biondi, fortissimi e violenti, le mura della civilissima Tr.oia contrapposte al precario accampamento di legno e frasche, i variegati armamenti, le anacronistiche (quanto irrinunciabili) pire dei caduti.
Un film non privo di difetti, ma 'veramente interessante', come hai detto tu:-)


alien1983  07/04/2006 03:06:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
cmq aspetto un' altra tua risposta, è piacevole conversare con gente a cui piacciono queste cose e ke se ne intendono parecchio come te
frine  12/04/2006 02:32:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Arriverò al più presto. Le tue osservazioni meritano una risposta esauriente, non le due righe consentitemi al momento dalla spalla fratturata:-(
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  14/04/2006 13:28:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questa della spalla fratturata è una scusa che proprio non sta in piedi!ammettilo che ti vai a rileggere il bignami dell'Iliade per essere più preparata!
frine  14/04/2006 23:40:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Adesso però devi smetterla: non ho l'abitudine di allegare motivi di salute come pretesto. Ci sono altri utenti che hanno sollecitato una risposta da me prima che lo facessi tu. Pertanto scriverò prima a loro.
Tanto, è chiaro che ti bevi avidamente ogni mia riga, a chiunque sia indirizzata:-p
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  19/04/2006 13:21:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dai, non fare la permalosa, scherzavo!è ovvio che adoro leggerti, perchè trovo stimolante il confronto con chi parla con cognizione di causa, anche se di cinema non capisce nulla...d'altra parte, come disse Qualcuno, nessuno è perfetto!
frine  19/04/2006 23:35:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tale Billy Wilder?
alien1983  07/04/2006 03:04:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
concordo pienamente con quello ke hai detto, anzi, lo da poco rivisto e ho notato come la ricostruzione della civiltà greca rappresenti in fede quella descritta nell' Iliade. Trovo molto coinvolgente questo film, le imperfezioni ke avevo notato erano qualcuna:
1 Priamo aveva molti + figli oltre ad Ettore e Paride
2 Achille mi sembra ke venisse ucciso da Paride prima ke il cavallo raggiungesse le mura della città e quindi in realtà nn avrebbe dovuto partecipare all' assalto di Tr.oia in quanto già morto
3 Paride veniva ucciso subito dopo aver ucciso a sua volta Achille
4 Aiace Telamonio ha una parte troppo ristretta nel film, muore praticamente subito, quando in realtà nell' Iliade era descritto come il secondo valoroso guerriero dei greci dopo Achille (pensa ke la squadra di calcio olandese Ajax deve il suo nome proprio a lui)
4 potevano, anche se nn era necessario, nominare anche Enea, il futuro creatore di Roma scampato all' incendio di Tr.oia

a parte queste cose il film meglio nn potevano realizzarlo e costruirlo, veramente fatto bene


frine  15/04/2006 00:51:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film modifica in più punti il mito antico, ma a parte alcune scelte piuttosto azzardate (come la morte anticipata di Menelao) , si tratta in genere di un recupero di versioni poco note (magari tarde) del mito stesso. Vediamo un po'.
1) In effetti Priamo aveva molti figli, avuti sia da Ecuba sia da altre mogli e concubine. Ma gli elenchi di personaggi secondari appartengono alla poesia catalogica, e lo stesso 'Omero ' menziona solo i figli di Priamo che hanno qualche rilevanza nella guerra: Eleno, Deifobo, il già morto Troilo (che peraltro era nato da uno sfizio di Ecuba con Apollo), e alcuni altri, che hanno la disgrazia di cadere in duello con Achille o altri eroi achei. Dovendo fare una riduzione cinematografica, non è opportuno inserire tutti i personaggi minori, con il rischio di disorientare lo spettatore.
2)La morte di Achille è uno degli aspetti più problematici del mito. Infatti , secondo una profezia , T.roia non poteva essere conquistata senza di lui: ma allora perché la tradizione lo fa morire prima? Senza considerare che la città viene presa e distrutta con l'aiuto di Neottolemo, il figlio di Achille, che all'epoca non doveva avere più di dieci anni. E' evidente che Neottolemo è solo un 'duplicato' di Achille, ma le dinamiche del mito in questo punto sono difficili da ricostruire. ' Omero' si cava dagli impicci facendo finire la storia con il funerale di Ettore, ma i poemi epici antichi in cui si è tentato di completare la storia non sono arrivati fino a noi se non in forma frammentaria.
3)Anche quello di Paride è un bel problema. C'è una considerevole parte del mito, sottaciuta da ' Omero ', in cui si narrano infanzia e adolescenza del giovane principe, allontanato dalla città dal padre perché reputato una minaccia, e allevato nelle selve prima da un'orsa e poi da un saggio pastore. Se l'orsa ti fa venire in mente la lupa di Romolo e Remo hai pienamente ragione, ma anche il pastore svolge un ruolo analogo a quello di Chirone nell'educazione di Achille.
Nella tradizione greca arcaica, l'allontanamento di un fanciullo dalla comunità, la sua educazione da parte di un personaggio marginale e 'silvestre', e infine il rientro del giovane nel contesto sociale di appartenenza, sono segni inequivocabili di un destino 'eroico'. Se questo va bene per Achille e per Romolo, sembra invece un'assurdità per Paride. Ma il bellimbusto figlio di Priamo doveva essere, in origine, il vero re di Ilio (così almeno secondo alcuni documenti ittiti), e il suo declassamento a fratello imbelle del combattivo Ettore si deve probabilmente alla riprovazione che, in una seconda fase del mito, accompagna il suo comportamento di adultero e traditore dell'ospitalità.
Ora, io sospetto che dietro le figure di Achille e Paride si celino personaggi storici, destinati a morire_prima_ della presa di T.roia per la semplice ragione che la città non fu _mai_ conquistata (come confermano i dati archeologici); inoltre sospetto che la leggenda del cavallo sia una bufala inventata dagli aedi greci per non far fare brutta figura ai propri connazionali. Del resto. Tr.oia fu devastata da vari terremoti e, guarda caso, il cavallo è proprio l'animale sacro a Poseidon, dio dei terremoti.
3)Sì, peccato per Aiace...anche a me piace molto questo personaggio, che comunque nel film è caratterizzato bene (una forza della natura, coraggioso al punto di strapparsi da solo una freccia dalla coscia). Farlo morire per mano di Ettore serve a dare un po' di lustro al campione tr.oiano, che per la verità nell' iliade non fa poi questa gran figura.
4) Forse era meglio se non lo nominavano affatto...ma è un po' una caratteristica del filone storico-mitologico inserire inopinatamente un personaggio noto all'ultimo momento. Se non fosse stato per la tradizione italica e per Virgilio, Enea sarebbe rimasto un personaggio di serie B, destinato a prendere continuamente botte da Achille.



alien1983  16/04/2006 04:13:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie ancora frine x le tue osservazioni davvero molto esaurienti. Cmq i dubbi ke tu hai descritto su Achille e Paride sono dubbi davvero molto difficili e problematici da interpretare, cmq sono rimasto soddisfatto dalle tue risposte, davvero belle e sopratutto esaurienti.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  13/04/2006 20:57:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In realtà Frine fa la ganza ma non risponde se non ha sotto mano l'Iliade, io invece sono più sfrontato e spocchioso e ti rispondo di getto, col rischio di essere poi bacchettato dalla Prof. Frine.
1. priamo aveva una miriade di figli, era famoso proprio per questo; anzi, lui ignorava di essere padre anche di Paride, che la moglie Ecuba aveva abbandonato suo malgrado in un bosco, spinta da una premonizione secondo la quale il bimbo sarebbe stato la rovina di *****. così il pargolo cresce allevato da un pastore, dopo che un'orsa l'aveva allattato (stessa simbologia di romolo e remo e la lupa...). Ed è proprio da pastorello ignaro che combina il casino della mela d'oro da dare alla dea più bella, mela che andrà ad afrodite in cambio della promessa che avrebbe avuto la donna più bella del mondo, Elena, appunto. Ma sto divagando (e semplificando) troppo.
2. Achille non partecipa, in effetti, all'assedio di *****. Vi partecipa suo figlio, il crudele Neottolemo, che per vendicare il padre non esita ad ammazzare crudelmente Priamo, che tutti rispettavano, Ecuba, ed il loro figlioletto più piccolo, il cui nome proprio mi sfugge (sorry, Frine!)
3. Non ricordo con precisione la successione temporale della morte di Paride; mi sa che lo secca deottolemo, ma non ci giurerei
4. Aiace telamonio non è il solo grande escluso: non si nominano Aiace d'oileo, altro valoroso, Sinone, il finto doppiogiochista che convinse i *****ni a portare il cavallo dentro tro.ia, e soprattutto il mitico diomede, compagno di scorribande di Ulisse. Aiace in realtà, poi, non muore durante l'assedio, ma uccide più *****ni che il colera. morirà in seguito, impazzito per non essere riuscito a vincere contro ulisse le armi di achille, oggetto di una competizione interna tra i più valorosi eroi achei. in "finale" arrivarono, per l'appunto, Aiace ed Ulisse, che grazie alla sua astuzia ebbe la meglio sulla forza bruta di Aiace. Per la precisione, Aiace morì ucciso da poseidone che ne ebbe pietà (?!) vedendolo farneticare abbarbicato ad uno scoglio in mezzo al mare. L'intera vicenda è narrata dalla omonima splendida tragedia di Sofocle.
5. Purtoppo enea lo nominano, alla fine, ma è il punto più basso del film.

Frine?Come sono andato?
frine  18/04/2006 01:49:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto che di mito si parla, e considerando che il tema sembra interessare a molte persone, credo di dover ripetere una cosa che è già stata detta molte volte in questo sito (e non solo da me): non c'è una versione univoca del mito, ma tante versioni spesso contrastanti, legate alle esigenze dei committenti o alle aspettative del pubblico.
A me risulta che Priamo sapesse benissimo che Ecuba stava per mettere al mondo il "tizzone ardente" (Paride) destinato a far perire T.roia, e che per questo si fosse rivolto ai soliti indovini, alcuni dei quali, interessatamente (e cioè per ragioni dinastiche) gli avevano consigliato di far fuori il bambino senza tanti complimenti.
Può darsi che in un'altra versione Priamo non sapesse un bel niente. Comunque, quando il ragazzotto diventa grande, il padre lo riammette nella comunità, e, guarda guarda, gli affida il delicato compito di trattare la pace con Sparta....perché Priamo commette una simile sciocchezza, se tanto era noto che Paride era un combinaguai?
Neottolemo uccide Priamo ma non Astianatte, che in realtà viene gettato giù dalle mura per ordine di Odisseo. Ma secondo una più tarda versione, Andromaca riesce a fuggire con il bambino, che diverrà capostipite della dinastia dei re di Francia(!)
Paride è ucciso da Filottete, l'eroe puzzone che possedeva l'arco di Eracle, e che viene recuperato proprio perché quell'arco era determinante per la vittoria. Se ci fai caso, gli elementi necessari per la vittoria sono davvero troppi.
Aiace Oileo fa una bruttissima figura sia nell'Iliade (nei giochi funebri in onore di Patroclo si comporta da cafone) sia nei poemi epici successivi (violenta Cassandra!). Ma secondo altri, è Agamennone a violentare la sacerdotessa di Apollo.
Sinone è ricordato dall'epica greca (ma non da ' Omero ') come colui che diede il segnale alla flotta achea nascosta a Tenedo. Virgilio, decisamente filotr.oiano, carica il personaggio di valenze molto negative.
Infine, in Sofocle Aiace Telamonio si suicida.
E anch'io ho scorciato il più possibile...ma se c'è una cosa che mi intriga particolarmente nel mito greco è proprio la sua capacità di evolvere in continuazione.




Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  19/04/2006 16:04:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vabbe', Frine, alzo bandiera bianca, ma non prima di qualche precisazione:
1. E' ovvio che, appartenendo alla tradizione orale, dei miti greci non esistano versioni certe e storiche; non propinarmi però petersen come un accurato filologo che si è occupato di un'edizione critica dei medesimi perchè non regge!
2. Quando ho scritto che Priamo ignorava che Paride fosse suo figlio, intendevo dire che pensava fosse morto dopo che Ecuba l'aveva abbandonato nel bosco; d'altra parte, anche Paride ignorava i suoi natali reali, prima che glieli rivelasse afrodite.
3. Quanto ad Aiace, hai ragione, in Sofocle si suicida, errore mio, dovuto alle tante versioni del mito...
4. Non avevamo già fumato il calumet della pace?!
frine  19/04/2006 23:39:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma _siamo_ in pace, e ci stiamo divertendo un sacco, no?
alien1983  16/04/2006 04:08:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie jelly x le tue osservazioni, infatti sapevo di paride vissuto nei boschi e della storia della mela d'oro, invece il resto nn lo sapevo proprio, grazie mille dunque