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PERSEPOLIS regia di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud

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_Hollow_     10 / 10  16/06/2014 04:21:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ennesimo gran film di animazione, un vero e proprio piccolo capolavoro, al livello di Valzer con Bashir anche se più per meriti di sceneggiatura che artistici. Assurdo come "cartoni animati" siano ormai spesso tra i film più profondi. Da vedere.
hghgg  16/06/2014 10:09:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film è molto buono ma l'opera omonima da cui è tratto è da leggere anche a costo della vita. Una delle più grandi opere a fumetti mai scritte e disegnate, una straordinaria autobiografia. La Satrapi è stata innanzitutto meravigliosa fumettista poi diciamo che, grazie anche a Paronnaud, è riuscita a trasporre molto bene le sue opere su schermo (dopo questo capolavoro, anche "Pollo alle prugne"). Voglio vedere quando sarà distribuito il suo nuovo film "The Voices" primo film da regista "solista" per la Satrapi e primo non tratto dalle sue opere a fumetti o non super-indipendente/auto-prodotto ("Le band De Jotas"). Voglio vederlo perché ho l'impressione che dopo la grande fumettista questo film potrebbe consacrare la grande regista...
_Hollow_  16/06/2014 19:13:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prima frase è un po' quello che penso, riguardo ai fumetti, di "The Sandman" di Neil Gaiman e di "Maus" di Spiegelman. E magari pure "Real" di Inoue includendo pure i manga. Visto quanto m'è piaciuto pure il film immagino che dovrò procurarmelo.
Adesso sono anch'io curioso per "The Voices", idem per "The Congress" di Ari Folman.
hghgg  18/06/2014 20:28:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh si anche "Maus" e "Sandman" sono tra i vertici più alti della storia del fumetto. Tra l'altro "Persepolis" condivide con "Maus" l'autobiografia segnata da drammi realmente vissuti dai protagonisti a causa della ferocia e dell'insensatezza umana. Solo che la Satrapi (ma questo lo hai visto anche nel film) stempera parzialmente i toni con l'ironia che me l'ha fatta tanto stimare (tra le altre cose) mentre il capolavoro di Spiegelman è un cazzòtto continuato nello stomaco; oddio che pure "Persepolis"... Hano in comune anche uno stile grafico estremamente semplice e diretto ma per me bellissimo e dannatamente efficace. Ovviamente stili diversi, ma sono due lavori in parte accomunabili, se ti è piaciuto "Maus" questo non ti deluderà minimamente. Da notare le piccole invenzioni dei due autori, l'idea della rappresentazione animalesca da una parte, e qualche visione esotica e/o lisergica (Dio e Marx a confronto :D) dall'altra, oltre all'ironia straordinaria davanti a tanto dolore.

Diciamo anche che il lavoro della Satrapi ha un ritmo migliore ed è più scorrevole ma questi sono dettagli.

"Sandman" è immenso ma è proprio un altro mondo sotto ogni punto di vista, è fumetto "d'arte" più che di vita, Espressionismo narrativo e grafico contro il realismo o l'impressionismo dei due già citati. Inoltre è più dilatato (10 volumi totali, "Persepolis" e "Maus" sono racchiusi entrambi in un unico volume).


Altri fumetti per me al vertice sono: "Watchmen" e "V" di Moore e la Trilogia Nikopol (e successiva tetralogia) di Enki Bilal. Ma ce ne sarebbero tanti altri...

Su quello di Folman nulla so, mi informo.
_Hollow_  18/06/2014 23:18:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Watchmen e V per Vendetta di Moore sono sugli stessi ripiani di quelli già citati, a cui dovrò aggiungere Persepolis a quanto pare!
Sandman è sicuramente diverso da Maus e dal lavoro della Satrapi ma lo adoro perché, nonostante la preponderanza artistica, ogni tanto si eleva a scuola di vita, come succede col personaggio di Gilbert; di Distruzione; nella derisione del "mito" anni '90 dei serial killer; nei monologhi di Rose walker sull'amore e sulla scuola che non insegna nulla di veramente importante ecc.

Maus comunque l'ho divorato perché, nonostante il racconto del padre in sé, mi sono piaciute molto anche le parti contemporanee sui rapporti familiari ... se il ritmo di Persepolis è pure migliore è un'altro punto a favore di un salto in fumetteria.

Conosco la Trilogia Nikopol solo di nome/copertina, vedrò di informarmi ... io invece consiglio, anche se siamo su temi molto più leggeri e divertenti, "The Boys" di Garth Ennis ... una parodia sui supereroi parecchio perversa e cattiva, che a me piace molto.
Oppure tra i manga il già citato "Real" sul basket in carrozzina, "Vagabond" dello stesso Inoue oppure "20th Century Boys" e "Monster" di Urasawa.


hghgg  19/06/2014 00:20:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Apprezzo molto i tuoi consigli sui manga, branca del fumetto su cui sono molto indietro. Conosco solo qualche classico tipo Dragonball o l'ottimo Berserk (che però non seguo più) e poi capolavori come Akira, Ghost in the Shell...

"Maus" è un capolavoro in toto si, con una struttura narrativa intelligente che non permette mai al lettore di annoiarsi anzi tiene sempre con lo stomaco serrato e fa appassionare anche a quegli splendidi momenti "contemporanei" di vita familiare, non c'è una vignetta che sia una da buttare. Il ritmo di "Persepolis" è più rapido si, credo dipenda anche dalle vignette, dai disegni e in generale dallo stile della Satrapi, più diretto e ironico (nonostante questo comunque ci sono dei momenti emotivamente quasi insostenibili), narrato in flashback ma continuo e meno spezzato di Maus e con stile meno "documentaristico" seppur realista, realista perché tutto realmente accaduto anche lì.

Su "Sandman" sono d'accordo. Ovvio che Gaiman si ritagli splendidi spazi per trattare anche argomenti "realisti" terreni e "diretti" e lo fa benissimo. D'altronde "Sandman" è un'opera molto completa, di ampissimo respiro, che spazia su più fronti e generi, fumettistici e letterali (e perfino musicali, visto che la figura di Sogno è ispirata a Robert Smith/Peter Murphy/David Bowie).

La Trilogia Nikopol è un capolavoro assoluto della fantascienza, per testi e disegni. Possiamo inquadrarlo prima come precursore, tra le altre cose, del Cyber-Punk (con "La Fiera degli immortali" che è del 1980) e poi tra le vette del genere con "La Donna Trappola" e "Freddo Equatore". Ottima, seppure inferiore, anche la tetralogia successiva di Bilal.

E per andare sul fumetto italiano, mi sentivo in obbligo di citare almeno questi tre che sono tra i GENI del fumetto mondiale: Pratt, Pazienza e Crepax. Ma, a ben vedere, anche Bonvi e Ortolani direi :)
_Hollow_  19/06/2014 15:40:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eheh Rat-man è una piccola perla ;) ... purtroppo sugli altri fumettisti italiani sono messo male, so che Corto Maltese dovrebbe essere un capolavoro così come Gli Scorpioni del Deserto o Valentina ma purtroppo sono cose che non ho mai letto.

Insomma, il portafoglio dovrà piangere non solo per Persepolis ma pure per la trilogia di Bilal ...

Berserk è uno dei miei manga preferiti ma probabilmente gli preferisco Real e 20th Century Boys ;)