Constantine 8 / 10 04/01/2008 03:12:13 » Rispondi Film molto particolare nella sua indubbia bellezza, che si fregia di grandissime interpretazioni, forse un poco annacquato e leggermente compiaciuto, ma fascinoso. Senza scomodare paragoni troppo ridondanti e se me lo permettete improri, con Malick, Dominik gira un resoconto appassionato sugli utlimi giorni di vita di Jesse James e del suo meno noto assassino, sviscerandone con cura i retroscena, le sensazioni, le conseguenze, i dubbi. Il film scarta la facile scelta dell'azione per infilarsi in un percorso fatto di dialoghi, espressioni, gesti. Lanciando diversi messaggi si esce frastornati dalla sala, si vivono emozioni contrastanti, insomma non si rimane di certo indifferenti. Grandissime prove sono quelle di Pitt e di Affleck (di gran lunga il fratello più bravo), ma una meritatissima citazione se la merita pure Rockwell. Il difetto sta forse nel sovraccaricare di informazioni il film, si poteva operare qualche taglio che avrebbe inciso sulla sua durata e sulla sua scorrevolezza, in maniera secondo me necessaria. Un film da comprendere e da ammirare, seppur con i suoi difetti.
Il messaggio affascinante sta nel far capire che un signor nessuno resterà un signor nessuno anche uccidendo una leggenda, bisogna essere qualcuno per ucciderla altrimenti non si farà altro che entrare a farne parte ed aumentarla, sopratutto se si pretende di assassinarla anzichè vincerla. Bellissime sono le assonanze tra il killer e la sua vittima, questo binomio imperfetto che si protrae fino al suo macabro epilogo. E sopratutto il peso di essere Jesse James...