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PARANOID PARK regia di Gus Van Sant

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VincentVega1     6 / 10  09/03/2009 13:06:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo che sorbirsi la faccia da ebete del protagonista per tutto il film non è un'impresa facile.
Detto questo esso è una anonima analisi del disagio giovanile, in certi tratti sin troppo superficiale: i ragazzini che prendono in giro il commissario, gli stessi ragazzi che ridono di fronte alla foto dell'uomo morto, il rapporto fra il protagonista e la sua ragazza così poco incisivo che Van Sant ha ben pensato di scomodare musiche di felliniana memoria ("Amarcord") per dargli un tocco forse più autoriale.
E' il cinema sperimentale del regista, che si discosta tantissimo da pellicole come "Scoprendo Forrester", "Will Hunting" o il più recente "Milk", per dedicarsi a una regia più intimista, fatta di primi piani, riprese di spalle e lunghi piani sequenza senza scopo.
Forse la durata del film doveva essere maggiore oppure bisognava fare a meno di certi escamotage puramente autoriali, alla fine non si arriva a nulla ed è questo il peggior difetto del film.