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1408 regia di Mikael Hafstrom

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ilSimo81     8 / 10  31/01/2012 16:23:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stephen King scrisse il racconto "1408" con l'intento di colpire il lettore a livello psicologico, lavorando cioè su sensazioni di paura, ansia e oppressione, senza ricorrere ad espedienti splatter. Lo stesso King si dichiarò molto soddisfatto della relativa trasposizione cinematografica, arrivando a definirla "un film dell'orrore che fa veramente paura" poichè "impregnato dello stesso tono genuinamente claustrofobico del racconto" (cfr. il libro "Stephen King goes to the movie").

Il film, che comunque si differenzia in parte dal racconto (ad esempio per la storia di cornice), ne riproduce scena dopo scena l'atmosfera inquietante ed allucinata, in un crescendo efficace.
A volte le sequenze generano nello spettatore la sensazione che la piccola stanza d'albergo si restringa progressivamente, in un senso di angosciante oppressione. Altre volte sembra di vivere distorsioni spazio-temporali che generano smarrimento, come se la stanza sia esplosa (o implosa) in chissà che orrendi universi.
Notevole la prova di Cusack, praticamente unico protagonista.