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IL VANGELO SECONDO MATTEO regia di Pier Paolo Pasolini

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bulldog     9 / 10  08/05/2012 16:26:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' paradossale come la più grande opera filmica prodotta ad oggi su Gesù Cristo sia figlia di un ateo.

Ma mica tanto alla fine, nell'era della spiritualità deviata, per ricercare il magnetismo, l'abbandono e la trascendenza bisogna spesso passare attraverso personalità artistiche o letterarie che si lasciano letteralmente travolgere dal flusso dei pensieri dell'epoca.
E non sono importanti la loro posizioni politiche o le loro credenze, quella è tutta spazzatura egoica che non influisce minimamente sul valore delle creazioni artistiche.

Pier Paolo Pasolini stava lì, in questo limbo di "privilegiati", nient'altro che un soggetto divenuto oggetto sacrificale per l'attraversamento inconscio delle collere erranti dell'epoca.
Le sue opere non potevano che essere dei capolavori.
Niko.g  09/05/2012 15:15:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Adesso non è che voglia mettermi a sindacare sull’attraversamento inconscio delle collere erranti, ma di una cosa sono certo e cioè che del Vangelo di San Matteo, Pasolini era interessato solamente al Gesù uomo e non al Gesù figlio di Dìo, considerandolo quindi esclusivamente come oppositore, contestatore, politico tra "fratelli" proletari, ecc… Se non avesse trovato questo linguaggio socio-politico, Pasolini se ne sarebbe altamente fregato dell'Annunciazione e dello Spirito Santo.
Non è così difficile rendersene conto, basta un po’ di buona volontà.

anthony  09/05/2012 18:46:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' arrivato il super esperto del cinema e di Pasolini.

Niko.g  10/05/2012 13:46:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Succede ogni volta che sento parlare del VSM come "la più grande opera filmica prodotta ad oggi su Gesù Cristo".
Porta pazienza.
bulldog  10/05/2012 14:51:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' così Niko, accettalo.

C'è più contatto col divino in una poesia di Rimbaud, in un imprecazione di Stirner o in un' invettiva atea di Pasolini che in Wojtyla.


Niko.g  11/05/2012 15:04:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono solo frasi ad effetto e visto che hai fatto dei nomi, aggiungo che l’anticonformismo può andar bene se lo usi come strumento di confronto. Se accade il contrario ed è l’anticonformismo a gestirti e divorarti, non fai altro che cadere nella forma peggiore di conformismo, quello ideologico, quindi fallimentare, come fallimentare diventa la mente umana che si illude di poter fare a meno di Dìo solo per un cieco principio di opposizione.


bulldog  12/05/2012 12:19:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma che stai blaterando?
Io non so neppure cosa siano le frasi ad effetto, hai sbagliato soggetto, lascia perdere.
Ti parlo per esperienza diretta e ti ribadisco quanto ho affermato, la fede è fondamentale, il problema è che tu non sai di quel che parli.
Inoltre hai un approccio razionale e duale verso di essa, ma il bello è che non te ne rendi conto.


Niko.g  13/05/2012 13:32:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Approccio duale? In questo caso sarebbe appropriato, visto che si tratta di una dicotomia esemplare: ateismo e fede.
Se mi parli di "contatto divino in un'invettiva atea" o di altri esempi su questo tenore, dammi almeno modo di farti notare che l'ossimoro è una figura retorica usata per produrre un effetto. A questo mi riferivo quando parlavo di tue frasi ad effetto.
Provando a spiegarmi meglio, volevo semplicemente farti notare che i personaggi da te citati sono stati portabandiera di un anticonformismo radicale, soprattutto Pasolini che tu conosci meglio di me. Proprio questo anticonformismo irremovibile, però, è controproducente per un approccio ai dogmi della fede (stiamo parlando di Gesù Cristo), così come lo sono sempre state tutte le ideologie (marxismo e suoi surrogati nel caso di Pasolini).

E' in questa chiave di lettura che l’artista, che è prima di tutto un uomo, plasma la sua materia, come Pasolini ha fatto col suo film serio su Gesù o con la versione parodiata de "La ricotta".

bulldog  13/05/2012 19:55:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Niko, so bene la radicalità dei citati, ma è proprio per questo che ho fatto quei nomi.
Stirner su tutti è l'esempio di tutto ciò che è deleterio.

Detto ciò, per essere breve, ribadisco che ho potuto constatare come paradossalmente proprio questa mancanza di certezze e questo ateismo nauseante, in linea coi tempi bui che viviamo, sia a suo modo religioso.
Non sai quanta mistica si può trovare in un depresso esistenzialista o in un anticonformista alla pasolini appunto, e quanta immondizia mentale si riscontra invece negli ambienti spirituali e religiosi moderni.
E' tutto capovolto, non esitono più autorità spirituali ma solo poteri temporali, ed è per questo che Dio, lo devi cogliere altrove, e questo altrove è anche riscontrabile nei veri artisti(oramai si contano sulle dita di una mano) in quanto l'arte è in grado di trascendere la comprensione.
Al di là del bene e del male.
Niko.g  14/05/2012 15:07:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per me continui a parlare per ossimori, anche se in parte colgo il senso del tuo ragionamento.
A me sembra che non esistano più autorità spirituali perché ognuno vuole farsi la religione che più gli è comoda, sotto la spinta inebriante della New Age o ancora peggio del relativismo, non certo perché vi sia incoerenza a priori in un’autorità religiosa vicaria del Cristo.
Io cercherei di non cadere in facili conclusioni pseudo-intellettuali che tendono a separare la forma dalla sostanza (come se le due cose insieme non potessero coesistere), tipo "i borghesi son tutti ipocriti", "l'abito non fa il monaco", "Pasolini è più religioso di Wojtyla", ecc. ecc.

bulldog  14/05/2012 16:44:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mancano i perchè sotto ogni tua frase.
Quando parlo della scomparsa di autorità spirituali, non lo affermo come opinione, c'è uno studio interiore ed esteriore ben più profondo sotto.
In ogni caso, qui si va fuori dall'argomento Pasolini, pertanto se vuoi continuare la discussione puoi contattarmi in pvt.

Il Vangelo Secondo Matteo rimane un capolavoro.
anthony  15/05/2012 11:39:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La religione è prima di ogni altra cosa un privato contatto verticale tra l'anima umana e il divino.

Tu scrivi: "A me sembra che non esistano più autorità spirituali perché ognuno vuole farsi la religione che più gli è comoda.."

Bene..tutto questo dimostra solo che tu hai un approccio ludico, superficiale e "messianico" con il Divino..enfatizzandone la "forma"; mentre accusi gli altri -subdolamente- di essere espressioni umane del relativismo o del giogo mondialista "New Age": niente di più falso e ingiusto.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  23/07/2014 12:45:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Toh, fenomeno: http://www.repubblica.it/cultura/2014/07/22/news/ha_50_anni_il_vangelo_secondo_matteo_di_pasolini_e_la_chiesa_lo_riabilita-92136077/?ref=HREC1-21
bulldog  10/05/2012 11:51:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovviamente non hai capito nulla di quanto ho scritto.

Niko.g  10/05/2012 13:48:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo mi rassicura ;-)