caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LUSSURIA - SEDUZIONE E TRADIMENTO regia di Ang Lee

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
ferro84     5½ / 10  14/02/2008 23:51:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oddio non sarò mai un sostenitore del cinema cinese per il suo estetismo esagerato, la sua autoreferenzialitò, il suo pressapochismo nei contenuti che si oppone a una precisione maniacale nella forma.

Ang Lee in versione cinese prende tutti i vizi e i pregi di questa affascinante cinematografia dittatoriale, che controlla tutto talmente tanto da mortificare i contenuti, lasciando ai registi come unico sfogo l''estro formale.

Perchè Lussuria è un film splendido per chi ama il racconto cinematografico nelle sue derive baroccheggianti, nelle sue ricostruzioni superbe e non è un caso che Lee si rifugi nella passionalità più sfrenata, per dare estro, visibilità e forza alla sua pellicola.

Alla fine però, tra tanti doppi sensi, analogie, questo feticismo per il passato, mi porta a dire che la Cina di oggi resta una chimera per noi occidentali e che fin quando ci trovaremo al cospetto di una dittatura tanto repressiva, l''estro creativo e la genialità presente in quella nazione non usciranno mai fuori e questo è un vero peccato.

Lust Caution è un opera monumentale e baroccheggiante, costruita e pesante, a tratti stucchevole.

Può appassionare................a me ha francamente annoiato-

E poi, insomma, dobbiamo fare belle scene di sesso...............E ALLORA NON DIMENTICHIAMOCI CHE ANCHE L''OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE :D !!!!!!!!
Tom24  16/02/2008 12:53:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
definirlo cinema cinese mi sembra eccessivo

cioè ang lee non ha mica fatto robe come hulk?
ferro84  16/02/2008 18:37:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Veramente si........non è colpa mia ;D
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  17/02/2008 13:59:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un'analisi precisa e accurata... una critica che si può anche non condividere ma rispecchia pienamente quello che molti hanno pensato
amterme63  15/02/2008 08:48:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao ferro84, mi permetti di dissentire? Prima di tutto non vedo traccia di pressappochismo, anzi ogni movimento dell'animo è ampiamente rappresentato e spiegato con precisione grazie alla maestria tecnica e alle controllatissime interpretazione, che non sono estetismo, non sono fini a se stesse, sono funzionali all'espressione dei conflitto interiore fra sentimenti e ideologie. Non è un tema "cinese" ma universale. Prova a cambiare i termini geografici e la storia sarà lo stesso plausibile e comprensibile. La forza sovvertitrice dell'Amore è un tema usatissimo anche in occidente da Lancillotto/Ginevra in poi. Forse noi siamo meno abituati a vedere il lato "sessuale" della cosa (naturale, non sfrenato - altrimenti passiamo tutti per frigidi) e forse la "censura" da questo punto di vista è potente anche in Occidente. Pensa un po' alle polemiche per quell'innocente scena di sesso in Brokeback Mountain. Non è che in America e in Europa ci sia molta più "libertà", te l'assicuro.
Io personalmente ho trovato questo film molto "razionalista" più che baroccheggiante, proprio per la continua e minuziosa analisi visiva e interiore dei personaggi. Non si cerca di "meravigliare" ma di "spiegare". Se uno si appassiona alla comprensione/immedesimazione nei sentimenti e conflitti interiori (mostrati in una maniera formalmente impeccabile) trova materia per entusiasmarsi, altrimenti il film non apparirà che un vuoto e gigantesco marchingegno, come è apparso a te. Tutto sta nell'approccio e nella partecipazione. Prendi atto che a qualcuno può aver detto molto, come io mi rendo conto che possa annoiare a morte.
ferro84  15/02/2008 12:06:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per correttezza ho fatto una premessa che era alla base della mia opinione, di fondo non amo il cinema cinese.
Trovo che Ang Lee, come molti cineasti di quel paese, abbiano grandissime potenzialità, hanno alle spalle grandi produttori e risorse economiche ma in un certo modo si trincerano dietro grandi epopee storiche, guerra all'ultima spada o melodrammi amorosi.

Sul fatto della libertà hai ragione, ma quanti grandi "autori" proprio per essere liberi si sono rivolti al cinema indipendente?
Se lasci l'America per la Cina, mi chiedo che senso ha fare una storia simile?

Uno come lui potrebbe prendersi la briga di raccontarci la Cina di oggi, che di Comunista gli è rimasta soltanto la dittatura. Quindi rispondo così per farti capire che in me, e l'ho premesso, c'è un certo pregiudizio verso quella cinematografia.
E non solo, credo che Ang Lee sia un regista eccezionale e mi sembra che il suo cinema con questo Lussuria si sia adagiato ai dettami del suo paese "Ti diamo i soldi che vuoi, ma NON PARLARE DELLA CINA!"

Poi sotto un punto di vista meramente artistico, il film mi sembra troppo convenzionale con forti tinte di melò, un opera vecchia, passata, magari se Ang Lee non fosse Ang Lee e questo film non avesse vinto il Leone D'oro, l'avrei tollerato di più.
Ma da uno che ha trasformato un "blockbuster" in un film quasi intimista e proposto un film che sconvolge i luoghi comuni sulla sessualità (i cowboy gay) mi sarei asspettato più coraggio, coraggio che invece si è tradotto nel mostrare qualche penetrazione.

Ti ripeto l'ho vissuto come un passo indietro, ma è sicuramente una buona pellicola, hai ragione, però mi ha annoiato
amterme63  15/02/2008 14:32:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me questo non è un "film cinese", semplicemente perché tratta di temi universali. "Cinese" magari lo puoi considerare "La Tigre e il Dragone" per il semplice fatto che devi conoscere la cultura cinese per poterlo capire. In Lussuria basta semplicemente cambiare i termini geografici e sostuire i tedeschi ai giapponesi, i fascisti ai collaborazionisti e la storia sta comunque in piedi e il messaggio non cambia. Per quello che riguarda la Cina invece, Lee ha fatto passare tramite il film un messaggio molto coraggioso e anticonvenzionale: le singole persone in causa vanno giudicate per la loro interiorità e non per la scelta ideologica. Adotta certo lo stile "celebrativo" per i partigiani (per pararsi il c.ulo) ma poi nei fatti dimostra la pochezza e la superficialità di queste persone. E' un invito "universale" a giudicare le persone per quello che sono e non per l'etichetta che hanno stampata addosso. Per questo ha fatto bene a insegnare "il metodo" e a far sì che ognuno si doti degli strumenti per poter giudicare da sé, piuttosto che rappresentare il "presente" e dare alla gente qualcosa di "precotto", con un giudizio prestabilito, come vorresti tu.
Io non considero lo stile di Ang Lee "vecchio, sorpassato", per me usa semplicemente lo stile "classico" e lo fa in maniera perfetta, funzionale al messaggio. In certe scene lo stile mi ha colpito e emozionato per la perfezione e la bellezza e come calzava alla perfezione con lo spirito emotivo della scena. La mia idea la conosci. Non importa QUALE stile uno usa, ma COME lo si usa. Qui forma e contenuto si integrano alla perfezione, l'abilità e la bravura secondo me si vedono eccome. Il coraggio è tutto qui: creare un'opera in cui i termini per poterla apprezzare si trovano nelle immagini, nei dettagli (lo sguardo, il movimento degli occhi, delle labbra, il tono della voce, l'atteggiamento, la lotta interiore mostrata e dissimulata, le scelte laceranti, la condanna finale). Oggi come oggi non è facile trattare i sentimenti amorosi in maniera efficace e dando significato profondo al tema. Qui secondo me Ang Lee ci è riuscito molto bene. Almeno a me ha detto tutto questo.
ferro84  16/02/2008 18:39:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse perchè troppo classico, forse da un Leone d'Oro mi aspetto di più, a volte certi registi riescono a toccare particolari sensibilità, in questo caso la tua ma non la mia.

Credo però che quando un film è davvero grande riesca a coinvolgere tutti e ti assicuro che in molti che hanno visto questo film hanno avuto difficoltà a digerirlo
ferro84  15/02/2008 12:08:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sul blockbuster intimista parlavo di Hulk