Crimson 8½ / 10 07/01/2008 22:35:09 » Rispondi Se a sensazione dovessi descrivere lo stile di Ang Lee non di certo lo definirei 'caldo' o 'emozionale', eppure ancora una volta è riuscito a scatenare gli impulsi e le emozioni più incontrollate con un film non esente da difetti ma di grande spessore. Non è un film che fà dell'azione e della spettacolarizzazione la propria arma (come 'black book' di Verhoeven, che è simile a grandi linee a livello di sceneggiatura). Il merito rilevante è quello di essere psicologicamente sopraffino, capace di rovesciare continuamente le aspettative dello spettatore circa le mosse dei protagonisti perchè sono essi stessi vittime e artefici della propria ambiguità. Un'ambiguità morale ancor prima che affettiva. Impenetrabile Yee, emotiva Wong Chia Chi: fondamentalmente su entrambi permane sempre un'aura di mistero e di incertezza. Due personaggi di grande fascino e carisma, interpretati straordinariamente da Tony Leung e la semisconosciuta Wei Tang. La guerra appare come un contesto brutale che amplifica e reprime l'orgoglio, soffoca il sentimento, veicola la paura di sè stessi e degli altri. Il sesso come mezzo tramite il quale inconsciamente esercitare il potere di affermare sè stessi e di reprimere questa paura. Quest'ultima non è che la mia sensazione riguardo a come vengono presentate le scene di sesso, sensazione che visivamente ma non concettualmente mi ha riportato alla mente 'l'impero dei sensi' di Oshima. Alla fine se per un personaggio è il sentimento umano a prevalere sugli ideali (spoiler), per l'altro è l'orgoglio per essere stato 'tradito', o meglio 'fregato', a prevalere sulla riconoscenza di vitale importanza, in un processo forse di disumanizzazione (a che livello? e quanto influisce in ciò la guerra? difficile stabilirlo): ciò che resta è la solitudine, per la prima volta probabilmente resa conscia, nell'ultima straordinaria sequenza.
e quanto poi questi incidano sulla scelta di morire con i compagni piuttosto che suicidandosi?
amterme63 27/01/2008 23:36:37 » Rispondi Bel commento Mauro, finalmente l'ho visto. Che dire, anch'io ho dovuto aspettare un po' di tempo per mettere insieme tutte le idee che mi frullavano in testa. Bello è bello, ma soprattutto tecnicamente bello. Mi sono emozionato in diverse scene in cui i primi piani riuscivano a rendere trasparente la tensione interiore. Che regista che è Lee. Ha fatto un altro grande film.
Secondo me alla fine Wang ha quasi sperato che il suo amante riconoscesse il suo atto d'amore e potesse anche lui avere il coraggio della scelta. Ma come in Brokeback Mountain uno degli amanti capisce l'errore solo dopo che l'altro è morto. La scena finale è un'altra in cui il modo con il quale Lee l'ha diretta e l'ha fatta recitare a Leung mi ha veramente colpito.
Crimson 28/01/2008 14:35:21 » Rispondi Grazie, sono completamente d'accordo.