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NELLA VALLE DI ELAH regia di Paul Haggis

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K.S.T.D.E.D.     8 / 10  29/12/2007 16:52:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spoiler:

Essenziale ed efficace. Centellinando i momenti drammatici che fotografano la disperazione della madre, piuttosto che la tristezza del padre, Haggis evita sapientemente la ricerca della lacrima facile e lascia spazio a quel tipo di denuncia che risulta, a mio avviso, la più penetrante perchè priva, apparentemente, della finzione filmica che allontana dalla realtà una pellicola. Il racconto è quanto mai asciutto; è la cronaca di un fatto drammatico che nella realtà attuale potrebbe investire una qualsiasi famiglia nella stessa situazione. E' per questo che la pellicola arriva in modo forte a chi guarda : raccontando la normalità, esorta lo spettatore a capire che la normalità attuale, in realtà, non è normale affatto.
Per buona parte del film l'aspetto "denuncia" non è eccessivamente accentuato. Nella parte finale, invece, diviene disarmante. La confessione di Penning racchiude in sè il senso di tutto : ragazzi poco più che adolescenti(Davide) che, sovraesposti ad una violenza esagerata e completamente ingiusficata, sbattuti in scenari(Golia) in cui la vita non ha più valore, in cui la privazione della vita altrui non deve necessariamente avere una giustificazione, non riescono più a discernere i concetti elementari di giusto e sbagliato o che, laddove ci riescano, allontanano il peso insostenibile del senso di colpa attraverso eccessi di qualsiasi tipo (droghe e alcol nel caso in specie). Nel raccontare l'uccisione del proprio compagno, Penning ha lo sguardo perso nel vuoto, come stesse raccontando una cosa come un'altra fatta in un giorno come un altro. E' ormai andato tristemente oltre il punto di non ritorno e con lui molti altri e molti altri ancora lo passeranno. Il paese* ha bisogno di aiuto.

Perfette, anch'esse grazie ad una essenzialità tanto diretta quanto funzionale, fotografia(Roger Deakins) ed interpretazioni.

Gentilmente, andate a vederlo; e nel caso non vi ispiri ci andate lo stesso, grazie.

*il mondo intero