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LANCILLOTTO E GINEVRA regia di Robert Bresson

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eizenstein     8 / 10  24/03/2009 10:37:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Innanzitutto non si può dire che non sia un grande film perchè lo è. Il marchio di fabbrica di Bresson, cioè il suo stile asciutto, concreto e distaccato, offre una maggiore drammaticità agli eventi. Non vi sono eroismi, romanticismi, ideali, solo guerrieri stanchi che si lasciano andare a tradimenti, gelosie, assassini. La scena del duello vista dal punto di vista dei cavalli resta impressa per i fantastici suoni del trotto, della tromba e dei brevi ma violenti scambi di colpi tra cavalieri. L'azione ed il fatto sempre sopra tutto.
Quello che però mi fa dire molto bello ma non capolavoro è il fatto che secondo me epopea storica e Bresson non si conciliano perfettamente, come avevo notato con Giovanna d'Arco. Per come lo vedo io, aggiungere al distacco dellla regia un altro salto nella Storia medievale è un po' troppo, diciamo che preferisco "Il diavolo probabilmente".
Ciumi  16/08/2009 08:52:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d’accordo con te, credo che in questa sua escursione nell’epopea storica - per usare le tue parole - Bresson si trovi meno a suo agio che altrove. Appare più un approfondimento stilistico personale piuttosto che un’evoluzione del proprio percorso spirituale.
Insomma, rimane un film bellissimo, valido soprattutto per poter comprendere una volta di più lo sforzo di B. nello sviluppare una comunicazione emotiva che scaturisca dalla sottrazione della stessa, ma, ai mio parere, non al livello dei suoi più bei capolavori.