-Uskebasi- 9½ / 10 02/11/2014 02:03:23 » Rispondi Nel 1968 Kubrick ha creato 2001 - Odissea nello spazio.
Non ce la faccio a considerarlo un film, ha degli aspetti cinematografici ovviamente, ma in realtà è un'opera d'arte. Questi aspetti sono legati a Kubrick e quindi non possono essere altro che il massimo umanamente possibile. L'ho visto solo ora, e me ne vergogno. Non ce la faccio a credere che sia del '68, insomma... non è possibile. Ci sono delle inquadrature che non riesco proprio a spiegarmi, non dovevano essere realizzabili in quel momento, non erano realizzabili. E la fotografia... nel cinema esistono i film con una pessima fotografia, poi salendo in classifica quelli con una mediocre fotografia, poi sufficiente, poi discreta, poi buona, poi ottima, poi quelli con una strepitosa fotografia, e poi? Poi vengono i film di Kubrick. Questo era l'aspetto tecnico. Parlare del significato del film non è semplice. Io non credo che lui volesse veramente dire qualcosa di specifico. E' uno dei casi in cui l'opera evolve e supera l'autore. Ognuno vede e interpreta. C'è la vita, la nascita dell'intelletto. Come frutto il mistero, rappresentato da una forma semplice, che stimola, che spinge verso l'ignoto, verso il sapere. E non importa quanti anni passeranno, raggiungere quella forma comporta solo inseguirne un'altra identica, fino a quando il nostro incredibile viaggio, mosso dal desiderio di dare un senso all'esistenza, arriverà inesorabilmente alla conclusione. C'è un ultimo monolite da indicare, da rincorrere, da affrontare. E poi? L'eterno ritorno? Un nuovo inizio? Non lo so. Non devo e non voglio sapere. La sindrome di Stendhal mi è bastata...
Nel 1969 l'uomo sbarca sulla Luna. Ci era già stato un anno prima.