Innanzitutto dobbiamo dire che siamo di fronte alla perfezione tecnica fatta film: ogni singola inquadratura, ogni suono, ogni movimento è studiato e fortemente evocativo: è come se per tutta la durata del film il regista ci dicesse: ok, siete liberi di fantasticare.
Le ambientazioni spesso escono dall'orizzonte spazio-temporale e dilatano a dismisura il campo visivo (e anche e soprattutto quello cognitivo).
A livello di significati, questo film è il più enigmatico che abbia mai provato ad interpretare. I campi che il regista vuole toccare sono smisurati e di tale complessità che è praticamente impossibile arrivare ad una qualche certezza, o se non altro ad un appiglio oggettivo. Si possono ipotizzare similitudini e influenze (quella di Nietzsche sicuramente presente), ma ogni volta il film sembra voler sfuggire ad un' univoca interpretazione.
A suo modo, è sicuramente un capolavoro, se non altro di tecnica. A livello di contenuti, pur essendo fortemente affascinato, ancora non riesco ad esprimermi appieno. Ma, probabilmente, è esattamente quello che vorrebbe il regista, e di questo gli va dato grande, grandissimo merito