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2001 ODISSEA NELLO SPAZIO regia di Stanley Kubrick

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marco86     10 / 10  29/11/2006 11:44:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io non riesco a capire perchè il film visivamente più bello di tutti i tempi debba divenire l'oggetto prediletto delle sovrainterpretazioni più o meno fantasiose di tutti.
Ma santo cielo,se Kubrick ha girato un film di circa 140 minuti in cui si vede tanto ma si parla poco,ci sarà pure un motivo.forse vuole dirci:rilassatevi sulla vostra poltrona preferita chè adesso vi faccio viaggiare con le mie immagini;e non state lì a chiedervi il perchè del perchè del percome,neanch'io c'ho capito nulla di quello che ho fatto.
e voglio far notare che lo stesso kubrick disse una frase del tipo:"ognuno ci veda le implicazioni filosofiche che vuole,a me interessava fare un film dal forte impatto visivo che arrivasse dritto all'inconscio".Stop,e che c'è da aggiungere?

il mio pensiero è che purtroppo fin da quando si va a scuola si sviluppa l'idea che gli scrittori,i poeti,i pittori ecc. siano delle specie di divinità non umane che prendono ispirazione da chissà dove.ma ci si dimentica che questi uomini,pur essendo magari dei geni,sono per l'appunto uomini.Leopardi ha scritto "A silvia" perchè la amava,quando la vedeva magari si eccitava e aveva voglia di portarsela a letto e ogni tanto si faceva pure qualche sega in sua gloria.e lo stesso valga per Dante e la sua Beatrice:menomale che non gliel'ha data,sennò col cacchio che oggi leggevamo la divina commedia.
perchè dico questo?perchè se noi riusciamo a guardare le cose dalla giusta prospettiva,cioè quella umana,ci rendiamo conto che molte cose di questo film divenute oggetto di varie interpretazioni hanno in realtà una spiegazione molto più realista.se kubrick usa il tema musicale "cosi parlo zarathustra",non è perchè c'entri qualcosa Nietzhce,ma semplicemente gli piaceva la musica incontrata tra l'altro per puro caso.eppure ci sono decine di interpretazioni del film che partono proprio dalle teorie nietzchiane si super uomo.ma che c'azzecca?
questo è solo un banale esempio per cercare di essere più realisti.è vero che ormai si parla di opere aperte perchè ognuno ci vede quello che ci vuole,ma almeno facciamo una distinzione tra ciò che l'opera in sè dice davvero e ciò che invece è frutto della fantasia dell'interpretatore.
e cosa dice l'opera in sè?tutto e niente:perchè come dice la citazione più su riportata il film ha l'intenzione di avere un forte impatto visivo sullo spettatore,e in questo è insuperato/insuperabile.
poi nel monolito ognuno ci vede quello che ci vuole,chi Dio,chi gli alieni...ma il monolito è inspiegabile,non ha un significato.d'altronde il film mostra ciò che non può dimostrare.non spiega proprio niente,semmai solleva interrogativi su interrogativi,ma le risposte non le può trovare certo l'uomo.come possiamo pretendere di spiegare l'infinito del monolito (rima cool)?

dopo questa ventata di realismo,è ovvio che anch'io nel lasciarmi andare alle immagini tremendamente belle di 2001,ho cercato di seguire un filo conduttore,senza pretendere certo di spiegare nulla.
e allora che cos'è l'odissea se non un lungo viaggio per tornare alle proprie origini?tutto parte dal monolito e tutto finisce col monolito.o forse non è uan fine ma un nuovo inizio. e infatti Bowman da adulto diventa vecchio,ma poi diventa/ritorna feto.
la verità è che 2001 affronta temi incomprensibili all'uomo.Bowman siamo noi,l'odissea la viviamo sulla nostra pelle.l'evoluzione da scimmia a conquistatore dello spazio l'abbiamo fatta noi Uomo.e cosi come il nostro percorso è partito dal monolito (quindi dall'inspiegabile),finirà col monolito (quindi con l'inspiegabile).

infine due considerazioni brevissime su cui penso tutti siano d'accordo:la prima è che l'uomo diventa uomo con la violenza;la seconda è che il personaggio più umano di tutti ipotizzato in questo futuro è HAL 9000.due cose su cui varrebbe la pena di riflettere.

kubrick,non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che mi hai regalato con questo film,e scusa se lo chiamo film.
"forse costui era davevro il figlio di d.io".
Giordano Biagio  06/12/2006 11:19:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bravo hai colto parecchio...
amterme63  01/12/2006 00:44:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti per il commento molto partecipato. Su certe cose sono d’accordo, su altre no. Intanto tu ti meravigli di quelli che fanno sovrainterpretazioni fantasiose e poi ne fai anche tu una. Le tue interpretazioni sono comunque molto plausibili e le condivido.
Seguire questo film lasciandosi semplicemente andare significa fare quello che hanno fatto alcuni, cioè addormentarsi (visti con i miei occhi). In realtà questo film come tutti i capolavori fa proprio appello all’attiva partecipazione di qui guarda e ascolta. Solo se riesci a esprimere una TUA idea o un TUO sentimento hai fatto quello che voleva Kubrick. Non voleva una verità unica per tutti, ma che ognuno riflettesse a suo modo su certi temi fondamentali dell’Uomo. Quindi ben vengano tutte le interpretazioni possibili. Significa che ha raggiunto quello che voleva.
Le musiche di Strauss o di Schoenberg non sono lì per caso. Come tutto del film, del resto, richiama qualcos’altro dietro di sé. Il film è pienissimo di simboli. E’ del resto il grande “problema” dell’arte del ‘900, di non trasmettere messaggi diretti, ma inviti a svegliare dentro lo spettatore il messaggio.
“L’opera in sé” come la chiami tu, dice cose troppo aride. Leggi le critiche di Leo Spitzer alle opere letterarie per rendertene conto. Sono un’analisi scientifica di quante volte appare quella parola, quante locuzioni, il tipo di frase, ecc. Senza il fuoco dell’emozione e la riflessione di chi legge o guarda, l’arte è solo lettera/immagine morta.
Se Leopardi e Dante ti ascoltassero ti darebbero un ceffone :). Silvia è il mezzo per poter ritrarre l’amara condizione umana, una sconsolata riflessione sulla vita. Beatrice, con la sua bellezza ideale e la sua perfezione morale, è il riflesso sulla terra del divino, di ciò che è perfetto. Che poi Dante e Leopardi avessero le loro storie è naturalissimo, ma in quello che scrivevano cercavano di astrarre dalle loro vicende spicciole per lasciare qualcosa che potesse avere sempre valore. Anche Kubrik ha mirato proprio a questo, a evocare l’universalità umana grazie alla fusione di tutte le arti.
Poi secondo me l’arte vera è quella che fa volare (anzi planare sulla realtà, facendola vedere dall’alto), non quella che fa rimanere con i semplici piedi per terra. Ma questo è solo il mio gusto.
marco86  01/12/2006 00:53:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
provo a precisare:quelle su Leopardi e Dante erano chiaramente delle provocazioni.un modo ironico per dire che comunque l'arte parte sempre dall'umano.
pertanto prima di andare a fantasticare sui vari simboli di 2001,sarebbe opportuno informarsi sul come e sul perchè essi compaiano nel film.tu dici che le musiche di Strauss non compaiono per caso.beh...ti sbagli."così parlo zarathustra" di R. Strauss è stata ascoltata per puro caso da kubrick in un documentario sulla prima guerra mondiale;e Il bel danubio blu di J. Strauss è stato anch'esso ascoltato per caso da kubrick durante la fase di post produzione.non sono aneddoti che mi sto inventando io,li trovi ad esempio nello speciale dedicato al regista fatto da cash.
quindi un pò di concretezza non guasterebbe.

detto questo,ti voglio far notare che io non ce l'ho con le sovrainterpretazioni,purchè vengano riconosciute come tali.il messaggio che kubrick c'ha voluto lasciare è uno.le speculazioni che ognuno di noi può fare sono molte e soggettive.l'importante è saper distinguere tra messaggio del regista e speculazioni del fruitore dell'opera.
spero di aver chiarito.
amterme63  01/12/2006 08:21:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo che Kubrick ha ascoltato le musiche "per caso", ma in fondo un po' tutta la nostra conoscenza è frutto del "caso". Fra tutte le musiche che ha sentito per caso ha utilizzato il Danubio Blu perché dava un grande senso di maestosità e di incedere solenne alle scene. La musica di Schoenberg invece rende benissimo l'idea di nascita, di creazione, di celebrazione. Tutto nel film partecipa al suo "significato", che è quello di non avere un "significato" nel senso concreto con cui viene intesa comunemente la parola, cioè di spiegazione di un fatto. Il film gioca sui concetti, sulle astrazioni e quindi di suo non può dare una parola definitiva a qualcosa che non lo è di natura. Per questo il suo "significato" è quello di chiedere a noi tutti di pensare al nostro "significato" riguardo ai temi cruciali della società umana (origine della convivenza umana, sua essenza attuale, suo futuro).
amterme63  01/12/2006 08:26:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa ho confuso Richard Strauss con Schoeberg. Chiedo scusa.
marco86  01/12/2006 11:37:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma non mi pare di dire delle cose molto diverse dalle tue.
se tu ammetti che la musica di r. strauss è stata scelta per caso,ti renderai conto che non ha senso alcun tipo di paragone con Nietzche e il superuomo.
lo ripeto ancora una volta:ognuno è libero di credere a quello che vuole,è stato lo stesso kubrick a dirlo.ma almeno distinguiamo il messaggio del film dalle speculazioni personali di ognuno di noi.tutto qui.
se io dovessi scrivere un libro sul film,mi atterrei a quello che è il reale senso del film,basandomi anche sulle varie interviste rilasciate dal regista.
se invece preciso che il mio intento è quello di dire ciò che il film mi ha suggerito al di là del suo effettivo messaggio,ben venga.l'importante è precisarlo.
marco86  01/12/2006 11:42:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
poi dici bene quando sostieni che le musiche siano state scelte in quanto suggerivano determinate sensazioni.ma così mi vieni incontro quando dico che le musiche suggeriscono emozioni ma non concetti.la musica di r. strauss è stata scelta perchè appropriata alle immagini e al senso del film,e non perchè rimandasse al titolo che a sua volta rimandasse a nietzche che a sua volta rimandasse alla teoria del super uomo.
amterme63  01/12/2006 14:04:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d'accordissimo con te. Anche secondo me Nietzsche non c'entra nulla con questo film. L'equivoco deriva tutto dal titolo della musica, ma in realtà quello che conta è l'atmosfera che la musica crea nel film. Certo ci sono tante interpretazioni molto fantasiose di questo film, che magari non hanno alcuna pezza di appoggio con dati concreti, ma io non mi scandalizzo più di tanti. Anzi preferisco queste persone, che pur sempre esprimono un loro parere (anche se sbagliato) a quelli che semplicemente si addormentano o si annoiano, e ce ne sono ...
marco86  01/12/2006 14:12:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah bè,qui stai sfondando una porta aperta con me.chi si addormenta guardando 2001 deve morire,c'è poco da discutere.
però spesso ad addormentarsi sono proprio quelli che vogliono a tutti i costi trovare una spiegazione razionale ad ogni singolo fotogramma,quando forse farebbero meglio a lasciarsi abbandonare alle immagini e alle musiche.
poi io non è che mi scandalizzo,figurati.penso solo che la finalità di 2001 non sia quella di perdere ore e ore a trovare spiegazioni per di più campate in aria.
amterme63  01/12/2006 17:11:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d'accordo. Ciao.
marco86  01/12/2006 18:03:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao.
John Carpenter  30/12/2006 21:58:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
in che senso: "chi si addormenta guardando 2001 deve morire, c'è poco da discutere"?
John Carpenter  10/01/2007 18:14:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
rispondi??
marco86  14/01/2007 19:49:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
semplicemente nel senso che è un film troppo bello e coinvolgente per addormentarsi guardandolo.