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LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO regia di Mario Bava

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7½ / 10  29/03/2013 17:30:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E qui Bava fa da apripista al giallo all'italiana, dalla quale attingerà Argento nella trilogia degli animali, il titolo è un inequivocabile riferimento alle 2 opere del maestro Hitchcock dalla quale Bava trae il gusto per l'ironia, e l'ultima sequenza delle sigarette ne è un po il manifesto di questo linguaggio più leggero.
Dalla regia e dalla fotografia - ottimo in questo senso il ritorno al b/n- arrivano i maggiori meriti, la sceneggiatura barcolla un po bizzarra nel suo incedere contradditorio, enfatico l'ambientazione tra le scale e i palazzi di Roma che non ha nulla da invidiare alla suggestiva Londra gotica che il genere ci ha fatto conoscere.

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