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MA COME SI PUO' UCCIDERE UN BAMBINO? regia di Narciso Ibaņez Serrador

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  16/04/2013 10:58:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Coppia inglese in vacanza raggiunge l'assolata isola di Almanzora al largo della Spagna.
Il luogo apparentemente deserto non lascia presagire nulla di buono, la gente sembra svanita nel nulla, uniche anime vive sono bambini dagli atteggiamenti a dir poco insoliti.
Tratto dal romanzo "El juego del los ninos" di Juan José Plans unisce alla sottile inquietudine iniziale un crescendo ansiogeno punteggiato da scene di grande impatto.
Insomma un piccolo cult questo film del regista iberico Narciso Ibanez Serrador, osteggiato a lungo per il tema scabroso sbattuto in faccia allo spettatore sin dal provocatorio titolo. Un quesito agghiacciante che si troveranno a porsi i due turisti, ben presto increduli nel contemplare la ferocia con la quale un nutrito numero di fanciulli ha eliminato tutti (o quasi) gli adulti del paese. Per sopravvivere dovranno tradire ogni logica morale combattendo senza indugi quei riconosciuti simboli di innocenza.
La tensione monta lentamente, costruita con accortezza da Serrador mai orientato verso scene terrorizzanti o particolarmente sanguinolente. Basta l'idea di fondo a inquietare, con una caccia all'uomo tra fazioni diametralmente opposte, mentre la ridente località baciata dal sole stride con la follia dei fanciulli, terrificanti nella loro spietatezza e da brividi quando mettono giocosamente in atto i loro piani. Indimenticabile a tal proposito il corpo dell'anziano utilizzato a mo' di pentolaccia.
Il movente dei piccoli è esplicitato con asprezza nelle terrificanti immagini di repertorio srotolate sui titoli di testa, alcune già tristemente note, tutte dolente frutto dei più violenti conflitti vissuti dal mondo moderno. Vittime designate di tale crudeltà i bambini, costretti a pagare con la vita o con orrende mutilazioni colpe non proprie.
Una specie di vendetta dettata da una forza sconosciuta si scatena in quel luogo ameno, attaccando il mondo adulto che pur inorridendo davanti all'idea di uccidere un bambino ha di fatto perpetrato questo agghiacciante crimine miriadi di volte: da Auschwitz alla guerra del Vietnam, dal Biafra ai conflitti indo-pakistani, l'orrore ci assale in tutta la sua estrema crudezza e il dolore monta inesorabile.