ferro84 7½ / 10 11/02/2009 01:25:52 » Rispondi Questo è uno di quei film che mi sarebbe piaciuto recensire. Coppola torna al cinema dopo dieci anni presentando un prodotto talmente complesso e articolato da lasciare basiti.
Non si capisce se quello che si ha davanti sia un'opera di maniera, confusa e inconcludente oppure un capolavoro assoluto, forse superiore anche ai suoi illustri film.
Io opterei per una via di mezzo anche se va detto che Un'altra giovinezza è una delizia visiva per chi ama il cinema. Ogni inquadratura è studiata nei minimi particolari, l'uso delle luci è attento e efficace così come la fotografia. L'impatto visivo ricorda quasi i film-quadro di Greenaway, segno di una cura minuziosa e di un'abilità dietro la macchina da presa unica.
Francamente dal punto di vista del contenuto del film ci ho capito poco e niente ma forse così deve essere. Di fondo è la storia di un uomo che ringiovanisce ed ha una seconda possibilità ma la vita segue binari prestabiliti e immutabili. Per il resto tutti gli altri avvenimenti sono "pretesti" per includere spunti di riflessione filosofica sull'uomo sotto il punto di vista orientale (non a caso molto sono le similitudini con tematiche di una certa animazione giapponese).
Forse qui cade il film, si incomincia a mettere una marea di tesi e argomenti che lasciano lo spettatore letteralmente inebetito, anche se magari si può contare su una base culturale in materia, si è bombardati da una serie di DOMANDONI ESISTENZIALI buttati li, con una trama complessa. Insomma è difficile, si lascia vedere, non è particolarmente pesante.
Comunque ogni fotogramma è esteticamente un'opera d'arte fosse solo per questo il film si salva
Coppola si conferma essere, forse dopo Kubrick, il più significativo regista della storia del cinema.