caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

UN'ALTRA GIOVINEZZA regia di Francis Ford Coppola

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Marlon Brando     7½ / 10  26/12/2007 15:18:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come molti anch’io dovrei sicuramente rivederlo: non riesco bene a interpretare il film, soprattutto riguardo ai concetti più o meno filosofici, se non secondo un parallelismo metalinguistico che indica, come è già stato detto più volte, un'altra giovinezza cinematografica per Coppola.
Il protagonista Dominic Matei (Tim Roth) può essere visto come una metafora dell'autore stesso: è emozionante e terribilmente nostalgico (da ricordare i titoli di testa retrò) il desiderio di ritornare indietro nel tempo con la forza e l'energia di un giovane, ma con l'esperienza di un anziano per girare i film che il regista ha sempre desiderato. D'altronde è molto amato da Coppola il tema della gioventù (I ragazzi della 56a strada, Rusty il selvaggio), del ritorno al passato (Peggy Sue si è sposata) e dell'eterna giovinezza (Jack).
Bacone diceva che la vecchiaia del mondo in realtà è la giovinezza del mondo se partiamo da un punto di vista cronologico dell’evoluzione del pensiero. In questo senso i capolavori di Coppola degli anni '70 sono film vecchi girati da un giovane e quest'ultimo è un film giovane girato da un vecchio. Lo stile è mutato irrimediabilmente: la stilistica del regista, nonostante sia spesso sperimentalmente fastidiosa, è più viva, meno granitica di un tempo. Non dico che sia migliore, anzi, ma è completamente diversa; è il suo primo film “alla Lynch”, anche se a Coppola rispetto a Lynch manca il mantenere il film in un discorso visivo unitario seppur ramificato, e il trattenersi da mostrare esplicitamente elucubrazioni filosofiche.
Quindi più che una ricerca del tempo perduto è la ricerca di un tempo ideale per comprendere ciò che facciamo con una cultura più elevata possibile.
Il sogno di Coppola di ritornare indietro si realizza nella misura in cui si ha la coscienza di conciliare i desideri della gioventù con quelli della vecchiaia e poter estendere i limiti di ciò che l'uomo è in grado di realizzare.

Un film controverso, ma da vedere, e che probabilmente con gli anni verrà rivalutato.