Satyr 8 / 10 16/10/2007 12:09:26 » Rispondi Ritratto amaro,drammatico e veritiero,dello sfruttamento degli immigrati nel regno unito:Ken Loach torna alla carica raccontando uno dei drammi contemporanei della nostra societa',e lo fa con sguardo disincantato e pessimista,senza dare giudizi,duro,spietato e privo di scontati buonismi fino all'ultima scena.... Ottima la prova dell'esordiente Kierston Wareing nei panni di Angie,personaggio problematico,carico di rimorsi e alla continua ricerca di una stabilita'lavorativa e familiare:l'angezia aperta dalla protagonista con l'amica Rose e'illegale,priva di permessi o assicurazioni,niente garanzie,inizialmente inaugurata con immigrati regolari,ma in seguito popolata anche da clandestini,piu'facili da gestire visto la loro necessita'di accettare qualsiasi situazione lavorativala...in poco tempo Angie diventa il prodotto di una societa'logorata e compromessa,immersa in un circolo vizioso piu'grande di lei,in cui sottrarsi al meccanismo sembra impossibile e l'unica cosa che conta e'il propio interesse. Loach evita di scadere nella retorica e realizza(malgrado il tema trattato)un prodotto innovativo,riducendo all'osso il distacco tra padroni e classe operaia:il risultato e'un'opera spiazzante e in grado di far riflettere,con un finale capace di imprimersi nelle memoria.
quadruplo 16/10/2007 16:17:41 » Rispondi Cacchio l'hai scritto prima tu..
Satyr 16/10/2007 19:33:55 » Rispondi oretta di buco a lavoro :)