kowalsky 8½ / 10 03/10/2007 19:12:19 » Rispondi EvviVA, finalmente Loach risolleva il capo e parte un'invettiva degna dei fasti di Riff Raff e Piovono Pietre... reduce dalla palma d'oro (con uno dei suoi film a dire il vero piu' disonesti) riesce ancora a raccontare storie di ordinaria follia sociale senza piegarsi alle logiche del business. In questo senso, In questo mondo libero ha un inizio straordinario e sintetico, una summa di tutte le tematiche dello script che il regista affrontera' in ogni sfumatura nei minuti successivi: Una donna perde il posto di lavoro e il suo esiguo potere La stessa donna subisce un potere e un sopruso ai suoi danni Ambisce ai migliori propositi, ma nel tentativo individuale di riparare a un torto subito, diventa tutelare del potere che esercita creando impieghi part time per gli altri Ne resta sopraffatta e gestisce il potere in modo barbaro
Il POTERE viene innescato da una serie di coercizioni individuali, nella societa' di oggi coraggio e rischio si pagano a caro prezzo, e oltretutto e' facile costringere i cittadini a vivere nell'illegalita' o sognare si sopraffarla.
IN QUESTO MONDO LIBERO e' davvero il miglior Loach possibile: in un festival come quello di Venezia dove abbiamo assistito alla rinascita di Greenaway a un sorprendente De Palma e al primo Chabrol sottotono da molti anni a questa parte, l'invettiva del regista inglese e' calibrata nel miglior modo possibile. C'e' il gusto del paradosso una beffarda ironia che ti costringe a ridere ma davvero delle nostre miserie quotidiane, c'e' (soprattutto) un bellissimo personaggio (angie) che con le sue debolezze e il suo anticonformismo (memorabile quando gira in moto, oscurata dalla sua stessa "liberta'") non si dimentica facilmente. Neanche lei appare come una benefattrice, ma non ha mai voluto esserlo, in fondo: agisce per se stessa, difende un Private discutibile, trascura il figlio, vive una sessualita' disordinata e deve difendersi dallo scontro generazionale piu' forte quello col padre.
Frase doc " L'Inghilterra e' un paese duro, lo sono i vostri occhi" per uno dei piu' bei film realisti degli ultimi anni