david briar 7½ / 10 01/04/2020 21:53:58 » Rispondi Benchè si tratti di un film ancora piuttosto acerbo e autoindulgente nella sua spregiudicatezza di linguaggio derivativa dalla Nouvelle Vague, ma in Italia ancora abbastanza fuori dal comune, "Prima delle rivoluzione" è un film che ancora oggi non lascia indifferenti, soprattutto per due aspetti fondamentali, la fotografia di Scavarda con assistente Storaro e il montaggio di Perpignani, che ancora lo rendono interessante a più di 50 anni di distanza. Ma forse il vero motivo per vedere il film è il fascino di Adriana Asti, semplicemente perfetta in questo ruolo psicolabile e purtroppo in seguito sotto utilizzata nei film d'autore. Un fascino ambiguo e incomprensibile, il vero motore del film.