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IL MUCCHIO SELVAGGIO regia di Sam Peckinpah

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Ciumi     9 / 10  20/07/2009 07:42:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Western monumentale, che celebra il tramonto d’un genere in maniera cinica, maschia e spietata; ma che nasconde, al contempo, un amaro senso di nostalgia.
La prima scena, simbolica, vede un gruppetto di bambini osservare degli scorpioni mentre vengono divorati dalle formiche. Ma la simbologia finisce lì, e subito ha inizio l’azione. Filmata con uno stile nuovo, magnificamente. Le scene al rallenti (ma non solo quelle) hanno fatto scuola. Comincia un estenuante inseguimento tra due mucchi selvaggi, dove non si capisce se i cattivi sono coloro che fuggono o coloro che rincorrono. Dove le stupende scene d’azione e l’epica sublime di quelle di massa, s’intervallano a chiacchierate notturne davanti al fuoco, a rapidi ricordi, a una visita al villaggio messicano, e ad altre pause altrettanto perfette.
Ma è quando fa la sua comparsa il generale rivoluzionario Mapeche, che il film comincia a svoltare. Egli, con la sua megalomania e la sua spregevolezza, risveglierà nei cuori sbandati dei banditi l’orgoglio, una ragione per combattere, il forte senso di fratellanza verso il compagno torturato.
E in uno dei finali più maestosi e frastornanti e strazianti di sempre, Peckinpah rifiuta il duello tra i due nemici protagonisti; qualcosa fa cambiare i suoi piani: è la crudeltà di quel Mapeche! E' sufficiente uno sguardo d’intesa, e tutto il mucchio è pronto a premere il tasto dell’autodistruzione…